Cozze nel lago di Montorfano: «Ma non sono commestibili»

Curiosità Sono emerse con la siccità nella zona della sponda sud e hanno diametro di 15 centimetri ma «Non vanno prelevate»

Montorfano come un mare o come una laguna: compaiono cozze o, meglio, vongoloni d’acqua dolce nelle acque del lago del paese. La siccità di questi mesi ha fatto emergere questa curiosità, che ha lasciato stupiti anche alcuni anziani del paese, che non ne erano a conoscenza. Nel lago di Montorfano proliferano delle grosse cozze, a dire il vero più simili a vongole giganti, che possono avere un diametro anche di 10 o 15 centimetri. La zona dove si trovano maggiormente queste vongole del lago è quella della località Castano e della sponda sud, quella vicina al confine con Capiago Intimiano. Non parliamo di qualche esemplare, ma di decine di vongoloni, che si trovano vicino alla riva, magari attaccate a qualche pontile, pochi centimetri sotto il livello dell’acqua. Ovviamente quando si parla di bivalvi di queste specie, cozze e vongole, scatta subito anche l’interesse culinario: qualcuno ha pensato anche a una bella impepata di cozze. Un lago dolce brianzolo trasformato in una pozza quasi lagunare dove poter degustare direttamente cozze e vongole sulla spiaggia. C’è chi si è interessato e ha anche chiesto a qualche esperto se poteva realmente fare una bella impepata di cozze e vongole di lago.

Meglio precisarlo subito: non sono commestibili. Quindi, come sottolinea anche Matteo scarso, presidente dell’associazione ambientalista montorfanese “L’Ontano”, che non salti in mente a qualcuno di trasformare il lago in un bacino in cui raccogliere frutti di lago. Le cozze di acqua dolce non sono commestibili. Sono bivalvi filtratori, cioè riescono a purificare l’acqua da particelle esterne di cui si nutrono, e possono raggiungere anche dimensioni notevoli. Proprio per il ruolo che svolgono, molto importante nelle acque del lago, non sono adatte per essere cucinate e mangiate. No quindi a pescatori improvvisati o peggio a consumatori che confondono questi vongoloni del lago di Montorfano come vongole della laguna veneta per essere consumate. Il presidente de “L’Ontano” spiega: «La Riserva naturale del lago di Montorfano è un’area protetta e queste specie non rappresentano un problema per il nostro lago: si possono quindi lasciare tranquillamente dove sono e non devono essere prelevate – sottolinea – Queste grosse vongole non sono del tutto nuove nelle nostre acque dolci: si tratta di anodonte, che possono essere di due specie: la prima autoctona nostra, l’altra di origini cinesi».

E ha aggiunto: «Non è detto che arrivi per forza direttamente dalla Cina o che sia stata immessa volutamente: anche una canoa che magari è stata in altri bacini in cui questa specie è presente, potrebbe poi averla portata a Montorfano tramite, per fare un esempio, uova che si sono attaccate alla canoa. Quindi chi frequenta il lago non si preoccupi per queste cozze, né le prelevi per mangiarle». Per l’incolumità della propria salute e anche del lago, quindi, meglio evitare di improvvisarsi raccoglitori di bivalvi o, peggio, consumatori di improvvisate impepate di cozze.

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