Cura sbagliata, perde il bimbo
Dottoressa finisce a processo

Donna incinta si presenta in pronto soccorso a CAntù con dolore all’addome. Il medico: problemi intestinali. Poche ore dopo l’inutile corsa al Sant’Anna

È iniziato ieri il processo a carico di Antonella Bertacchi, 55 anni, medico che nell’agosto 2013 era in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Cantù. La dottoressa è accusata di aver indotto colposamente l’aborto a una donna di origini marocchine, alla 34esima settimana di gravidanza, che si era rivolta nel reparto di emergenza per un dolore addominale, ma che era stata dimessa con la diagnosi di stitichezza.

Nella prima udienza, ieri, ha testimoniato il marito il quale ha ricordato come all’arrivo in ospedale, alle 5 del mattino, la dottoressa di turno si sarebbe limitata a fare alcune domande alla moglie ma di non averla visitata. E, dopo pochi minuti, di averla dimessa con la raccomandazione di prendere una purga.

Quattro ore dopo alla donna, ancora dolorante, si sono rotte le acque. Tornata a Cantù, è stata quindi trasferita al Sant’Anna in ambulanza: «Dopo un’ora - ha riferito ieri mattina in aula il marito - una dottoressa mi ha detto che purtroppo avevamo perso il bambino».

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