Da Inverigo a Capo Nord in bici: missione compiuta per Samuele

La storia Pozzoli ha raggiunto il punto estremo della Norvegia: «Duro l’ultimo tratto, ho patito un po’ il freddo»

«Ci siamo: sono finalmente arrivato». Il messaggio breve ma pieno di significato (quasi una liberazione) è stato “lanciato” da Samuele Pozzoli appena è arrivato a Capo Nord, il traguardo della sua lunghissima avventura in bicicletta.

L’inverighese (21 anni), che è anche allenatore di judo alla Virtus Arosio, ha percorso, spingendo i pedali della sua “due ruote” (sulla quale aveva tutto il necessario per l’autosufficienza, compresa una piccola tenda per dormire, all’aperto, durante le soste notturne) 4.792 chilometri in 68 giorni.

Era partito il 2 luglio da Inverigo, nel bel mezzo di una delle ondate di calore di questa estate ed è arrivato il 7 settembre “al confine estremo del Mondo” con la colonnina di mercurio di poco sopra lo zero. «E’ stata dura -confessa al telefono pochi minuti dopo la foto di rito sotto il “Globo” la famosa scultura in ferro eretta nel 1977 considerato il simbolo di Capo Nord -.E’ andato via tutto liscio nella parte iniziale, sul continente. E’ stata più complessa nel lungo tratto di strada in Norvegia:per il tempo (ho incontrato anche la pioggia) e per il vento che quasi sempre sferzava la strada litoranea che ho percorso».

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Pozzoli ha attraversato sette frontiere ( Italia, Svizzera, Francia, Belgio, Olanda, Germania, Danimarca e Norvegia) per arrivare alla meta, su quel piazzale che si affaccia su uno strapiombo profondo più di 600 metri, a picco sul mare, con un panorama suggestivo e mozzafiato, sulla punta nord dell’isola di Mageroya, la parte più settentrionale della Norvegia. Un’avventura voluta e portata a termine per mettere alla prova, ancora una volta dopo quelle degli anni scorsi, la resistenza, fisica e mentale, potendo contare solo sulle proprie forze e, ogni tanto, anche sull’aiuto di qualche “uomo di buona volontà” come il cacciatore norvegese che lo ha ospitato alcuni giorni fa, dopo averlo incontrato completamente fradicio a causa una pioggia insistente. Adesso l’inverighese si sta avviando verso il ritorno a casa. A Capo Nord è rimasto poche ore, il tempo di dormire, nonostante la temperatura “frizzante” all’aperto sotto il Globo, per gustare nel modo più intenso la grande impresa. Ieri mattina ha poi preso un autobus per ritornare verso Inverigo.

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«Farò qualche tratto in bicicletta, non l’intero percorso però:non ho abbastanza tempo e la fatica è stata importante», spiega Pozzoli che avrà tempo e modo per ripensare ai tanti episodi che ha vissuto “strada facendo”.

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