Dalle Tac alla visite dermatologiche
Non ci sono posti prima di due mesi

Niente esame per un controllo oncologico né tramite call center, né dal sito e neppure in ospedale - Liste troppo lunghe e le varie agende non comunicano

Impossibile prenotare una Tac poiché a Como le liste d’attesa sono tanto lunghe da risultare bloccate.

Con una ricetta firmata da uno specialista ospedaliero per un controllo oncologico non si riesce a prendere un appuntamento entro i tempi stabiliti, a meno di effettuare l’esame a pagamento.

Certo, la ricetta medica in questione non è urgente, nemmeno a breve termine, la prestazione deve essere erogata entro due mesi: ma l’altro lato della medaglia è, appunto, non si riesca prenotare l’esame nemmeno con due mesi di tempo.

Il primo tentativo è al centralino regionale. Dopo venti minuti d’attesa l’operatrice prega di richiamare causa problemi informatici. Sono due giorni che il sistema va a singhiozzo. Alla seconda chiamata - altri venti minuti - l’addetta riferisce che c’è un solo posto per la mattina successiva al Valduce, occorre però portare degli esami del sangue per la lettura di determinati valori ed è impossibile farli così in fretta. Per il resto, dice, a Como non c’è nemmeno un posto.

Nell’elenco del call center non compare però il Sant’Anna, per la Tac a San Fermo è necessario chiamare il numero 031.585.9236 attivo dalle 10.30 alle 12.30. Inutile: trenta chiamate vanno tutte a vuoto.

C’è un’altra opzione, il portale regionale “Prenota salute”, con accesso dal fascicolo sanitario elettronico. Buone notizie: sul sito, consultabile anche tramite App, risultano molte disponibilità. A Varese, al Valduce, da metà febbraio anche a Cantù e a Menaggio. Poi però cliccando per confermare il portale replica sempre: «Non abbiamo trovato un appuntamento disponibile. Riprova, le aziende mettono a disposizione nuove date ogni giorno».

Al call center della Regione, e siamo alla terza chiamata, spiegano così che l’elenco degli appuntamenti è virtuale, non c’è una disponibilità reale perché spesso gli ospedali non aggiornano le date. Superati i 60 giorni, il limite massimo di validità della ricetta, gli operatori della Regione non possono fissare appuntamenti: volendo, comunque, a fine aprile un posto al Valduce si trova, ma ben oltre quanto prescritto dallo specialista.

Un’annotazione: il sistema regionale non permette di annullare gli appuntamenti. Ma è importante cancellare esami e visite per lasciare eventualmente il posto a chi ne ha bisogno.

Tentativo numero due: una visita specialistica, ricetta per controllo dermatologico, è un primo accesso. Al call center è un nuovo buco nell’acqua, niente posti liberi entro i due mesi, salvo a maggio ad Anzano al Centro di riabilitazione Villa San Giuseppe. Sul sito però l’elenco delle possibilità è sempre molto lungo, c’è spazio per esempio in via Napoleona all’Asst Lariana. Poi però all’atto della conferma tutte le disponibilità spariscono, resta di nuovo solo il centro di riabilitazione di Anzano. Totale tempo speso: mezza mattinata.

In generale l’impressione è che le varie agende tra sito, call center e centralini non comunichino, di sicuro non sono unificate. Non resta che andare di persona all’ospedale. Magari chiedendo, per malattie gravi, allo specialista di riferimento di fare da tramite con la diagnostica per trovare un posto libero. Oppure si può sempre pagare.

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