Esposto al prefetto su Salvini
«A Cantù legalità infranta sul comizio»

La polemica: Latorraca chiede sanzioni. M5S: «Principi base della democrazia non rispettati». Il vicesindaco Galbiati: «Ho parlato con il candidato Bruni e abbiamo fatto regolare richiesta»

Si litiga, con le opposizioni che ricordano una regola: «Se già autorizzate le occupazioni degli spazi non potranno essere autorizzati comizi da svolgersi in piazza Garibaldi», si legge all’articolo 5 del protocollo d’intesa per la propaganda elettorale, dello scorso 2 aprile.

E, quindi, all’indomani del comizio del ministro leghista Matteo Salvini, si pensa a un esposto al prefetto di Como: una proposta che Vincenzo Latorraca, candidato civico con il centrosinistra, vuole estendere anche agli altri schieramenti.

Un tema che diventa l’ennesimo motivo di scontro, in questo caso in chiave locale, tra i due alleati al governo. Il Movimento 5 Stelle dichiara come il palco non sarebbe stato a disposizione per tutta la campagna elettorale. Il candidato sindaco per il centrodestra - con tessera della Lega, oggi vicesindaco reggente - Alice Galbiati dice che in calendario vi era disponibilità.

E che questa non sarebbe nemmeno l’unica volta in cui si vedranno in piazza banchetti e comizi insieme: per la Galbiati, una polemica inutile.

La regola era stata ricordata domenica pomeriggio dai sostenitori del candidato sindaco Paolo Di Febo, coalizione civica Lavori in Corso, formata da Lic, Cantù Rugiada e FederaLista. Domenica, aveva già manifestato qualche perplessità anche il candidato sindaco Ruggero Bruni, M5S: «L’impresisone è che non sinao stati rispettati i principi basilari della democrazia». E ora chiede a Galbiati che le regole siano pubbliche, per capire i criteri di assegnazione.

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