Ex Somaini a San Fermo
Servono ancora tre milioni

Prosegue il piano di recupero dell’edificio iniziato dieci anni fa Finanziato il primo lotto per realizzare appartamenti per i più fragili

Quest’anno il Comune continuerà nell’imponente opera di sistemazione del grande comparto dell’ex Somaini.

Servono ancora circa 3 milioni di euro per portare a termine un progetto che da oltre dieci anni impegna l’amministrazione comunale, oggi come allora guidata dal sindaco Pierluigi Mascetti .

Su 2 milioni e 700 mila euro se ne inizieranno a spendere un milione e 300 mila euro per il primo lotto che riporterà in uso l’ala più grande dell’ex “Istituto pro corrigendi” che l’imprenditore Francesco Somaini ad inizio secolo scorso intitolò al padre Cesare.

«È con orgoglio che finalmente riusciamo a finanziare il primo lotto di questa nuova opera con mezzi di bilancio – dice il sindaco Mascetti che studiò negli spazi dell’ex Somaini quando l’istituto divenne scuola paritaria dagli anni Sessanta fino al 1994 – dopo la sistemazione dell’ala dove dal maggio 2016 c’è la biblioteca e dopo la ristrutturazione della chiesetta del 1600 che abbiamo completato a fine 2020, finalmente partiranno i lavori per l’housing sociale».

E aggiunge:«Questo primo intervento salverà la struttura e ne bloccherà definitivamente il deterioramento. Agiremo sui muri, sul tetto e sulla messa in sicurezza, recupereremo anche l’area del vecchio fienile che, una volta ristrutturato, vorremmo diventasse la sede dell’Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale ndr). L’ex Somaini per la collettività rappresenta un valore non solo economico, ma anche affettivo, e lì, con la successiva realizzazione di 12-13 appartamenti tra mono, bi e tri locali, avremo la possibilità di sviluppare un progetto ambizioso di housing sociale, ma anche di spazi comuni in cui fare vera inclusione sociale e di attività culturali»

I due piani della grande ala ancora da far rivivere, circa 1.600 metri quadrati, ritorneranno a ospitare le persone risolvendo anche problemi di emergenza abitativa.

Al piano terra è prevista una grande zona polifunzionale comunale, confinante con la biblioteca, in cui svolgere attività di integrazione sociale.

Per la progettazione dell’opera il Comune ha già speso 80 mila euro per il preliminare, 140 mila per il progetto strutturale e infine 120 mila per la progettazione del secondo lotto. Per progettare l’intervento hanno lavorato sia lo studio dell’ingegner Terraneo di Cantù, sia La Mercurio srl di San Fermo.

Per finanziare la parte restante dei lavori, ovvero per il secondo lotto di circa un milione e 400 mila euro, il Comune ha partecipato ad un bando regionale per avere un finanziamento di 500 mila euro.

Paola Mascolo

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