Festival del Legno, salto di qualità
Collaborazione con la Triennale

Ieri sera a Cantù il confronto tra esperti con la promessa dell’archistar Stefano Boeri. In giornata porte aperte in alcuni laboratori di progettazione che hanno fatto la storia

«Il mio è un saluto ma anche una promessa a venire presto a Cantù per discutere di quello che la Triennale potrà fare con voi per discutere delle prospettive di rilancio di un settore fondamentale per l’economia italiana».

L’architetto Stefano Boeri, presidente della Triennale di Milano e autore di “Radura”, l’installazione simbolo di questa sesta edizione del Festival del legno, non è potuto venire di persona, ieri sera, al talk “Cantù città del mobile. Il segreto di un successo che guarda al futuro” andato in scena al Teatro San Teodoro, ma ha inviato un messaggio, che si chiude con un impegno che lancia grandi prospettive.

Oltre a essersi augurato che si possano attuare finalmente politiche regionali di rilancio per il settore. E che si possa arrivare ad avere un ministero del Legno.

Talk moderato da Diego Minonzio, direttore de La Provincia - media partner del Festival -, al quale hanno partecipato il vicepresidente di FederlegnoArredo Stefano Bordone, Simone Bertolino del Consorzio Aaster - il centro studi fondato e diretto da Aldo Bonomi -, Salvatore Amura, la direttrice di Enaip Cantù Ilenia Brenna e il presidente della Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù Angelo Porro. Si è fatto più ambizioso, il Festival del Legno.

E quest’anno, pur continuando a proporre appuntamenti davvero per tutti i tipi di spettatore – dai laboratori per bambini allo showcooking – ha puntato molto sul design e sull’orgogliosa rivendicazione di Cantù come Città del Mobile.

Non un approccio nostalgico, ma la volontà di proporre spunti vivaci per guardare al futuro. In quest’ottica si è inserito nell’ambito dell’appuntamento con Botteghe Aperte, anche uno spazio dedicato alle Botteghe della Progettazione, per mostrare dal vivo come nasce il design. Tre le tappe aperte per la prima volta al pubblico ieri: lo studio Moscatelli, Fauciglietti Engineering e Molteni/Baron associati.

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