Francesco Meroni, addio a 48 anni
Cantù lo piange: «Era amico di tutti»

Cresciuto in via degli Arconi l’ex falegname era malato da tempo. Domani alle 10.30 il funerale in parrocchia a Vighizzolo

Manca già a molti Francesco Meroni, 48 anni, morto dopo una lunga malattia che lo ha accompagnato sin dall’adolescenza, che eppure non gli ha impedito di vivere la vita in modo pieno, con tanti amici. Anzi, l’anima delle serate, spesso, era lui, sorridente, pronto a divertirsi e a far divertire gli altri.

Meroni, “Gnecco” come lo chiamavano gli amici, era cresciuto in via degli Arconi, nella zona del Bucabelin, tra il centro, Fecchio e Intimiano. Si è poi trasferito qualche tempo fa a Vighizzolo di Cantù. Amici in città, amici a Capiago Intimiano. Dal 2002, abitava in via Andrea Doria - tra via Domea e via General Cantore - al civico 3, dove, in casa, è stata allestita la camera ardente.

In lutto, il fratello Antonio, gli zii, Enrico con Enrica, e tutti i cugini. Tra questi, un ricordo arriva da Stefano Meroni. «Lui ha lavorato, qualche anno fa, e per quattro o cinque anni, come falegname, ma la malattia non gli ha consentito di continuare - dice - Una malattia che ha scoperto a 16 anni, ma lui fino all’ultimo non ha mai detto in tutta la sua vita “sto male”, mai. Ultimamente diceva che magari alcune volte non se la sentiva molto, ma soltanto, diceva, perché non era più giovanissimo. Aveva una voglia di vivere che era tutto lui». Motivo per cui era molto conosciuto.

«Girava tanto, nei bar aveva tantissimi amici, era uno sempre pronto a lanciare la serata, a divertirsi - prosegue il cugino - Quando avevo bisogno, lui correva da me, così come io correvo da lui. Era di compagnia. Se dovevi fare una serata a ridere e scherzare, sapevi su chi contare».

Stefano ha dedicato al cugino un post su Facebook. «Voglio ricordarti così, sempre allegro anche nella malattia! Mi mancherà il tuo entrare in bottega... Buon viaggio roccia, non doveva finire così!». Tanti commenti. «Mi dispiace tantissimo... lo ricordo sempre sorridente e allegro...», scrive un amico, «Eh già hai proprio ragione, non doveva finire così. Ciao amico mio», un altro.

La famiglia, nel necrologio, ha voluto ringraziare sentitamente il personale medico ed infermieristico dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù per le assistenze prestate con premura. I funerali sono fissati per domani, martedì, alle 10.30 - mezz’ora prima, il rosario - nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Vighizzolo. Dove gli amici arriveranno per il triste addio a Francesco.

Christian Galimberti

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