«Ha infierito sul nonno
con 19 coltellate»

Delitto di Vighizzolo L’autopsia ha ribaltato l’ipotesi iniziale di 2-3 colpi del nipote all’addome di Giovanni Volpe

Soltanto quando il coltello si è spezzato per la sua furia ha smesso di infierire sul nonno. Emergono particolari agghiaccianti dall’autopsia sul corpo di Giovanni Volpe, l’ex bidello di Vighizzolo di Cantù ammazzato a coltellate da quel giovane nipote che aveva cresciuto e con il quale viveva e litigava ormai da anni. L’anatomopatologo Giovanni Scola, il medico legale incaricato dalla procura di Como di svolgere l’autopsia sul corpo del pensionato, ha contato almeno diciannove fendenti inferti dall’omicida alla vittima. Non solo all’addome, ma anche al torace e al collo, all’altezza della giugulare.

L’esito dell’autopsia potrebbe potenzialmente aggravare le ipotesi di reato a carico di Luca Volte, già accusato di omicidio volontario aggravato, ma a cui tra le aggravanti contestate potrebbe aggiungersi pure quella della crudeltà.

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