I boschi della droga al centro di un blitz dei carabinieri: l’obiettivo è mappare i bivacchi dello spaccio

Stupefacenti Si è svolta ieri una serie di controlli nelle aree di “vendita” a Lambrugo, Inverigo, Merone, Lurago e Carbonate. Questi si aggiungono a due arresti per spaccio dei giorni scorsi

Una “mappatura” dei bivacchi e delle zone di spaccio, soprattutto per prevenire il fenomeno e contrastarlo.

Con questa finalità una quarantina di militari dei carabinieri del Norm di Cantù, oltre che della stazione di Lurago d’Erba, hanno passato al setaccio i boschi di vari comuni, in particolare di Lambrugo, Inverigo, Merone, Carbonate e la stessa Lurago d’Erba, nelle zone dove più volte erano stati segnalati preoccupanti viavai dalle aree verdi, come anche segnalato dai cittadini dei vari paesi e dalle amministrazioni comunali.

L’intervento

Così, per tutta la giornata di ieri, i carabinieri hanno passato al setaccio le varie zone boschive, riuscendo a trovare diversi bivacchi. Gli spacciatori, che ben conoscono la zona, erano comunque riusciti a fuggire rapidamente, lasciano comunque sotto gli alberi diverso materiale, che i militari hanno controllato approfonditamente.

L’obiettivo dei carabinieri della Compagnia di Cantù, guidata dal capitano Christian Tapparo, è quello di fare una sorta di mappa dello spaccio, utilizzando l’ubicazione dei vari bivacchi come punti di riferimento: questo permetterà ai militari, in seguito, di effettuare altre attività di prevenzione e di contrasto del fenomeno dello spaccio, che nelle zone boschive è spesso controllato da gruppi organizzati formati da stranieri, che riescono anche a organizzarsi con “vedette” e fornitori di cibo.

Per effettuare questa particolare “mappatura”, i carabinieri hanno fatto decollare anche l’elicottero, con i quali hanno effettuato anche un controllo dall’alto e capire meglio la “logistica” dell’attività di spaccio.

L’operazione ha quindi interessato diverse zone, concentrandosi dapprima su Lambrugo, dove ha collaborato anche la Polizia locale. Nel pomeriggio i militari si sono spostati nell’area di Mozzate, dove i luogotenenti Roberto Solazzo e Gabriele Cecchini, comandanti delle stazioni di Mozzate e Turate, hanno salvato anche due cagnolini, che erano legati a uno di questi bivacchi degli spacciatori.

Un blitz che fa seguito anche a due arresti con l’accusa di spaccio nei giorni scorsi. Uno era avvenuto a Cantù, in via Mazzini, quando i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile avevano fermato a bordo di una Hyundai Kona un uomo di 42 anni, Teodolindo Casartelli, al quale sono stati trovati in tasca 60 grammi di cocaina. L’uomo, processato per direttissima, aveva poi patteggiato una pena di un anno e mezzo.

I sequestri

Il secondo è invece avvenuto a Montano Lucino: i carabinieri della stazione di Lurate Caccivio hanno infatti fermato Antonio Tassone, 48 anni di Como: dopo avergli trovato qualche grammo di droga, i militari hanno effettuato una perquisizione in casa, trovando in totale 92 grammi di hashish, 3 pasticche di extasy, un grammo di cocaina, oltre che a bilancini di precisione e 4.200 euro in contanti. L’uomo è stato così arrestato.

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