Il piccolo Yassin incontra il bagnino
«Grazie per avermi salvato»

Papà Abdelmajid ha portato alla piscina di Cantù il figlio di 9 anni e sua sorella a salutare Luca Giacinti: «Ciao bello! Stai bene?» e poi tanti sorrisi. «Dice che non sa cosa è successo, era spaventato»

È una stretta di mano con due sorrisi: l’uno di gratitudine, l’altro di sollievo. Tra il piccolo Yassin Mardi, 9 anni, il bimbo che, in un momento di difficoltà nella vasca esterna, ha rischiato di morire annegato lo scorso 18 giugno, e Luca Giacinti, il coordinatore di vasca alle piscine di Cantù, che al bimbo, in arresto respiratorio, ha praticato il massaggio cardiaco, riuscendo a rianimarlo.

Ieri, verso le 18, Yassin e Luca si sono rivisti, undici giorni dopo il salvataggio. C’erano anche il papà di Yassin, Abdelmajid Mardi, e la sorella del bimbo, Miriam. «Grazie, grazie davvero per tutto quello che avete fatto», hanno detto entrambi. La famiglia - cittadinanza italiana, originaria del Marocco - si è semplicemente presentata, nel tardo pomeriggio di ieri, in piscina.

Luca è uno dei tre dello staff di Sport Management - la società che ha in concessione dal Comune la struttura - intervenuto per salvare Yassin. Oltre a lui, Rosy Dieni, che ha visto il bambino sott’acqua, nella mattinata con gli oratori quando c’erano circa 300 bimbi presenti. E poi, Silvio Taborri, che al bimbo aveva già collegato il defibrillatore: non è stato necessario azionarlo, perché poi, grazie alle operazioni di salvataggio, il bimbo ha ripreso a respirare.

La sorpresa è che, appena varcata la porta della piscina, alla reception c’è proprio Luca. «Ciao bello! Stai bene?». Un sì con la testa, i primi sorrisi. «Si sa che cosa abbia avuto?», chiede quindi Luca. Si era detto, forse un malore. In realtà, non si è capito. «Lui dice che non sa cosa è successo, a un certo punto è andato giù, e si è spaventato», ha spiegato la sorella. «Come stai? Meglio?», chiede ancora Luca al bambino. Yassin annuisce di nuovo.

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