Il ricordo di Marson. «Portate avanti
i suoi sogni e progetti»

L’omaggio. Tanti amici hanno affollato il Duomo di Como per dare l’ultimo saluto al fondatore della Briantea 84. Don Giacomo: «Alfredo è gioioso, vi dice di perseverare»

«Alfredo è gioioso in questo momento, e vi dice di perseverare». Chi ha conosciuto Alfredo Marson sa che le parole di don Giacomo Tagliabue sono vere, se sabato fosse stato presente, tra le centinaia di persone che hanno affollato il duomo di Como, avrebbe detto loro di lavorare, di continuare a inseguire progetti, perché i sogni sono tali solamente finché non li hai realizzati. Imprenditore, patron della LegnoMarket, fondatore e presidente della Briantea 84, la società che ha creato e portato ai massimi livelli dello sport paralimpico,

I suoi ragazzi in divisa

Marson è stato portato via dalla malattia in agosto a 69 anni e la famiglia ha rispettato il suo volere, annunciandone la scomparsa a esequie già avvenute, in forma privata. Era come se qualcosa fosse rimasto in sospeso, da allora, nelle tante persone che l’hanno conosciuto, stimato, che gli sono grate. Come se sentissero che se ne fosse andato senza poterlo salutare. Per questo sono arrivati così numerosi, sabato sera, alla messa a suffragio in suo ricordo, e si sono messi in fila, al termine della funzione, per abbracciare uno alla volta i suoi familiari tra tante lacrime ma anche sorrisi, ripensando a lui e alla sua energia dirompente.

A celebrare la messa, accolti da monsignor Flavio Feroldi arciprete della cattedrale, don Giacomo Tagliabue, canturino di nascita, sacerdote nella Brianza lecchese e amico personale di Marson, e don Alberto Colombo, responsabile della pastorale di San Paolo della Serenza. È stato quest’ultimo ad aprire la messa, ringraziando Marson per tutto quello che ha fatto nella vita, per il tanto bene. Accanto all’altare, in divisa, i suoi ragazzi, la Briantea 84, gli atleti e la società. E poi, solo per citare qualcuno, il presidente e il vicepresidente della Pallacanestro Cantù Roberto Allievi e Sergio Paparelli, Pier Luigi Marzorati, Luigi Colzani, presidente della Cooperativa Sociale Il Gabbiano, cui cui Marson era stato anche fondatore e presidente, dal 1982 per venticinque anni. E poi il Comune di Novedrate, rappresentato dal vicesindaco Pasquale Brosio e quello di Cantù con l’assessore Antonella Colzani. Affettuoso e familiare il ricordo di don Giacomo, che ha raccontato come Marson partecipasse alle sue celebrazioni, raggiungendolo in giro per il Lecchese, ogni domenica. Anche l’ultima prima di andarsene.

Il ritratto e l’applauso finale

«Si confessava – ha detto – e poi faceva la comunione. A volte saliva sull’altare, e parlava della sua esperienza con e per i giovani».

Chi era Alfredo? «Era un imprenditore del legno - l’ha descritto – che grazie alla sua passione ha fondato la Briantea84, società che ha coinvolto sempre più giovani, e la stessa passione l’ha mosso quando ha fondato il Gabbiano, che venne visitato anche dal cardinale Comastri, che ne rimase molto colpito». Molto ha fatto, e grande è la sua eredità: «Oggi – le parole di don Giacomo – Alfredo ci guarda dal cielo e sorride. E ci dice continuate, continuate, continuate a fare il bene. Solo il bene ci rende felici e ci fa guadagnare la somma felicità, che è il paradiso».

Infine un saluto, «ciao Alfredo, aiutaci con la tua vicinanza e amicizia», un saluto condiviso da tutti con un applauso.
Silvia Cattaneo

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