Il sindaco incontra il ragazzo rapinato: «Brutto episodio, ora più controlli»

Alzate Brianza Anastasia dal giovane che ha reagito all’aggressione avvenuta l’altra sera. «Ha dimostrato una grande forza d’animo, riuscendo a liberarsi subito da solo dalla presa»

Già potenziata la macchina dei controlli, anche con il contributo dei carabinieri di Cantù, come riferisce il sindaco Mario Anastasia. Già convocato e fissato un tavolo con la Prefettura e la Fondazione Durini, proprietaria degli edifici abbandonati tra Carbusate e la frazione di Fabbrica. Queste le iniziative del primo cittadino che, con l’assessore ai servizi sociali Daniela Maroni, ha voluto incontrare il ragazzo rapinato nel giardino di casa sua, in via IV Novembre.

Il 24enne, preso alle spalle di ritorno da una serata, si è trovato la mano di uno sconosciuto sulla bocca. Ha reagito, sferrando un pugno al suo aggressore. Che è riuscito però a impossessarsi del suo smartphone, localizzato poi nelle ore successive nelle cascine abbandonate e in qualche caso occupate abusivamente di Carbusate, la strada che sopra la strada provinciale Como-Bergamo porta alla frazione di Fabbrica Durini. «Abbiamo incontrato il ragazzo - dice il sindaco - proprio per vicinanza e per capire bene come stia. Ha dimostrato una grande forza d’animo, per essersi liberato anche in maniera immediata». Detto questo: «Non da ora, ma da sempre, come Comune ci siamo attivati per garantire la sicurezza per quanto possibile. Abbiamo implementato da tempo la pianta organica della polizia locale, con quattro agenti, un comandante e un amministrativo. Nel momento in cui verrà approvato il bilancio nelle prossime settimane, potremo reintegrare l’agente andato in pensione e aprire il concorso per l’assunzione di un nuovo comandante».

Il sindaco ha contattato i carabinieri: «Ho sentito il luogotenente Matteo Calvia, comandante dei carabinieri della stazione di Cantù. Con i carabinieri c’è da sempre un’ottima collaborazione. A Carbusate ci sono già state anche, insieme alla polizia locale, delle azioni congiunte a presidio del territorio, in particolare per la lotta alla criminalità e lo spaccio di sostanze stupefacenti, anche con sequestri. Non ci risulta una presenza continuativa, ma ad ogni modo c’è già la massima disponibilità da parte dei carabinieri a incrementare il numero delle azioni di presidio della zona». Non solo. «Questi immobili abbandonati - prosegue - sono un elemento critico: ho convocato un incontro con i proprietari, la Prefettura, e ringrazio il prefetto Andrea Polichetti, la Provincia. Tutti enti coinvolti, con la Sovrintendenza che ha compito di tutela su questi edifici. Dopo tanto tempo si era già riusciti a far demolire tre immobili, ma comunque c’è tanto da fare. Sono di un soggetto privato: il Comune non può intervenire, su segnalazioni anche nostre devo comunque dire che sono sempre intervenuti tempestivamente. Ma più passa il tempo, più gli immobili deperiscono. Consentire un intervento ragionevole su questi immobili sarebbe positivo per il territorio».

Sulla sicurezza: «Stiamo anche ragionando con sindaci limitrofi per incontrarci e approfondire, per fare un fronte comune, al momento la nostra area non è una di quelle aree critiche. Ma ci siamo attivati».

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