Il Tar dà ragione agli islamici
Sì al Ramadan nel capannone

Cantù: accolto il ricorso d’urgenza dell’avvocato Latorraca per conto dell’associazione Assalam

Il Tar di Milano si è espresso sulla richiesta urgente presentata dall’Associazione Assalam e le ha dato ragione: potrà utilizzare il capannone di sua proprietà in via Milano per celebrarvi il Ramadan, a patto di rispettare il limite di 99 persone all’interno e 99 all’esterno. L’amministrazione comunale, da parte propria, annuncia massima vigilanza per garantire che questa prescrizione non venga disattesa. Non uno di più.

Cinque associazioni cittadine cui fanno capo fedeli di religione islamica, compresa Assalam, hanno presentato circa un mese fa richiesta in piazza Parini per poter per celebrare il mese sacro per i musulmani in un immobile comunale oppure nel proprio capannone di via Milano. Ma la risposta è stata negativa. Per questo da parte dei legali del sodalizio è stato notificato con estrema urgenza un nuovo ricorso al Tar, per chiedere l’utilizzo temporaneo della struttura dal 14 maggio al 15 giugno.

Ieri pomeriggio è stato pubblicato il decreto con il quale viene accolta tale istanza «rilevato - si legge - il danno grave e irreparabile e preso atto che il Comune non ha evidenziato problematiche di ordine pubblico, né di sicurezza, né di incolumità personale tali da impedire l’accesso allo stabile al detto numero di persone», così come il fatto che «il Comune non ha evidenziato che, per gli anni precedenti e nel corso dello svolgimento della suddetta pratica religiosa, siano sorte problematiche sopra richiamate».

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