Incendio alla discarica a Mariano
Picco di diossina il giorno del rogo

Ma Arpa tranquillizza sull’inquinamento: «Rilevanza contenuta, con valori nella norma già il 2 ° giorno»

«Le concentrazioni delle diverse diossine e furani, rilevate tramite il campionatore posizionato sull’edificio del municipio di Mariano, hanno toccato nelle prime fasi dell’incendio valori di 2.40 picogrammi (espressi in termini di tossicità equivalente alla cosiddetta “diossina di Seveso”, per metro cubo), per poi scendere a 0.07 il giorno successivo e a 0.06 il terzo giorno». Questo è il passaggio più importante della relazione sui risultati dei campionamenti effettuati dai tecnici di Arpa Lombardia durante l’incendio divampato lo scorso 25 marzo nella discarica di Mariano.

«Il picco di 2,40 - spiega l’addetta stampa Arpa, Antonella Masala - è “normale” in prossimità di un incendio. Anzi è anche inferiore a quello rilevato in episodi simili. Più interessanti i dati dei giorni successivi, con la repentina discesa e il ritorno ai valori normalmente registrati nella zona, nel medesimo periodo dell’anno».

Nella relazione si legge che «l’impatto di questo incendio - se confrontato con altri casi simili avvenuti nel recente passato in Lombardia - può essere classificato tra quelli di rilevanza contenuta. Grazie anche all’operato dei Vigili del Fuoco e alle condizioni atmosferiche favorevoli alla dispersione delle sostanze rilasciate dalla combustione». La relazione si limita ad esporre i dati rilevati e non entra negli aspetti sanitari.I dati erano migliorati già al secondo giorno.

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