«Io, truffata, vi dico di non fidarvi mai»
La lettera sul sito del Comune di Arosio

L’allarme «Finto tecnico dell’acqua mi ha fatto sfilare la fede e portato via i ricordi di una vita»

«Ancora adesso provo un senso di svuotamento indescrivibile e sento le gambe tremanti: ho deciso di raccontare la mia testimonianza affinché altre persone non cadano vittime di questi pericolosi criminali».

È la conclusione della testimonianza, messa per iscritto ed inviata al sindaco di Arosio, Alessandra Pozzoli, di una signora che il 4 novembre è stata vittima di una truffa ad opera di un falso tecnico.

«Abbiamo bisogno di persone coraggiose che ci aiutino a sensibilizzare su questi episodi, al fine di evitarli -spiega il primo cittadino arosiano -. È sconcertante constatare che oggi non si è sicuri neanche in casa propria. E’ importante far sapere che i cittadini, in particolare gli anziani, non devono assolutamente fidarsi e non devono aprire agli estranei».

Il racconto della truffa è drammatico. «Sono le 11 del mattino e una persona sconosciuta suona al citofono -così inizia la lettera della signora -.Rispondo ma nessuno parla e così esco sul terrazzo. Il signore si presenta e dice di essere un tecnico dell’acqua che deve rilevare i numeri del contatore».

La signora descrive il tecnico come un giovane, di età compresa tra i 30-35 anni, con un cappellino nero con la visiera, che si esprime in italiano, con una dialettica perfetta. Il falso tecnico, approfittando della porta finestra, che dà sul terrazzo, leggermente aperta, entra in casa, nella cucina. «In maniera concitata mi dice che c’è stato un guasto nelle tubature - scrive la signora - e, mostrandomi un cartellino, dice di essere un incaricato del comune e che al più presto risolverà il problema. Mi fa avvicinare al rubinetto ed annusare uno strano odore, acre. Da quel momento mi sono annullata ed eseguivo ogni suo ordine».

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