La nuova biblioteca nel “Torchio”. Al suo posto l’archivio comunale

Carimate L’operazione, approvata in Consiglio, proseguirà con l’atto di compravendita. Il sindaco: «Abbiamo previsto uno stanziamento da 350mila euro, senza accendere mutui»

Trasloco in vista per la biblioteca comunale, che prenderà casa nel cuore storico del paese, all’interno del Torchio, dove un tempo erano attivi i telai.

E intanto in Sala Toppi prende vita il Fondo Spallino, grazie ai figli di Antonio Spallino, l’indimenticato sindaco di Como venuto a mancare nel settembre del 2017, che hanno donato al Comune la biblioteca scientifica conservata nella residenza di Montesolaro. Da anni, ormai, il punto di riferimento per i lettori, bambini e adulti, è in quella che era la vecchia sede della farmacia comunale, in via Papa Giovanni XXIII. Ma ora per la biblioteca è stata trovata una nuova collocazione e il motivo, nonostante oggi sembra che tutto avvenga sugli schermi dei computer, è la carta.

Un problema da risolvere

«Abbiamo un problema – conferma il sindaco Roberto Allevi – rappresentato dall’archivio comunale. L’archivio cartaceo esiste ancora e abbiamo bisogno di spazi più ampi per trovare posto a faldoni e cartelle. Tanto che dovremo anche affidare un incarico a un archivista, perché lo organizzi». L’idea, portare tutto questo materiale nei locali della biblioteca e di conseguenza trasferirla altrove». «La sposteremo nell’edifico Bronzini – prosegue Allevi – stiamo finalizzando l’acquisto, abbiamo già previsto lo stanziamento necessario di 350mila euro, senza accendere mutui».

L’accordo

L’operazione è passata anche in consiglio comunale, e in autunno si proseguirà con l’atto di compravendita. La biblioteca, quindi, troverà posto all’interno del Torchio, nella palazzina affacciata sul castello dove avveniva la produzione di tessuti su telai a mano per arredamento e biancheria. Gegia Bronzini, designer e artigiana di fama internazionale, che univa la tecnica antica degli arazzi alle forme del Bauhaus, era venuta a mancare nel 1976, e la figlia Marisa raccolse la sua eredità artistica. Nel 1982 il laboratorio produttivo si trasferì a Carimate, in un edificio storico dove per i successivi 25 anni hanno preso vita tessuti d’arredo esclusivi. Oggi quegli spazi sono vuoti. Ma non per molto, forse: «L’edificio avrà bisogno di manutenzioni – continua il sindaco – occorrerà rifare gli impianti e predisporre gli arredi, prima di poter accogliere i libri e gli utenti. Ma ci sarà spazio anche per creare una sala studio. la collocazione all’interno del Torchio è ottimale, garantirà maggior sicurezza ai bambini e ragazzi che la frequenteranno, visto che non si troverà più affacciata sulla strada».

Lavori in Sala Toppi per i libri donati dai figli di Spallino

Intanto anche in Sala Toppi, che della biblioteca è una ex sede, fervono i lavori per ospitare i libri che i figli di Antonio Spallino hanno voluto donare al Comune, per rafforzare ulteriormente il rapporto con la comunità, un affetto profondo che lo vedeva legatissimo alla casa acquistata a Montesolaro dal padre Lorenzo, senatore e ministro della Repubblica. Si tratta della biblioteca scientifica conservata nella residenza carimatese, migliaia di volumi, principalmente di carattere scientifico, dalla politica alla sociologica, dalla storia della Resistenza all’arte, ai viaggi. E poi lo sport, visto che Spallino, avvocato e primo cittadino di Como dal1970 al 1985, è stato anche atleta olimpico, schermidore plurimedagliato.

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