La scuola di Minoprio per festeggiare i suoi sessant’anni è protagonista alla rassegna Orticolario

La storia Manifestazione presentata da Mantero: «Collaborazione fin dalla prima edizione». Una cinquantina gli studenti ”arruolati”, aiuteranno a realizzare anche il padiglione centrale

Ogni grande storia, sottolinea il presidente della Fondazione Minoprio Elias Bordoli davanti all’auditorium gremito dai ragazzi, comincia come una fiaba, con “C’era una volta”.

E la fiaba è il tema che caratterizza Orticolario 2022, l’evento culturale dedicato a chi concepisce la natura come stile di vita, che dopo due anni finalmente torna in presenza, dal 29 settembre al 2 ottobre a Villa Erba. Come accade dalla prima edizione, saranno tanti gli studenti della Fondazione che parteciperanno alla manifestazione, una cinquantina quelli che hanno già espresso la volontà di esserci.

Fitto programma

In ottobre, in occasione dell’inaugurazione ufficiale dell’anno scolastico, verrà reso pubblico il fitto programma di iniziative in programma per il 60° anniversario della Fondazione Minoprio che ricorre quest’anno e il cui tema centrale sarà l’utilizzo sostenibile della terra.

La partecipazione a Orticolario, inutile dirlo, sarà uno dei momenti fondamentali. Ieri pomeriggio a Villa Raimondi, per presentare la manifestazione, è arrivato il presidente di Orticolario Moritz Mantero e con lui Vaprio Zanoni di Green Design, che ha raccontato agli studenti il progetto del padiglione centrale, che ospiterà l’installazione “Reincarnazione- Circolazione della vita. La nascita di Kaguya Hime”, firmata dal paesaggista giapponese Satoru Tabata. I temi di quest’anno sono ispirati alla fiaba e al bambù, pianta dell’anno, scelti per questa dodicesima edizione intitolata “Groncioli di Fiaba”.

«Sessanta anni fa – ha sottolineato il presidente di Fondazione Minoprio – 20 ragazzi entrarono in questa scuola. Oggi siete 1.100. Ogni grande storia inizia con c’era una volta, e anche per noi è così».

La Fondazione ha sempre fortemente creduto nel progetto di Orticolario e nelle edizioni passate gli studenti hanno collaborato alla realizzazione del padiglione centrale e di diversi spazi espositivi, facendo esperienze di grande valore formativo e creativo. «La nostra presenza – sottolinea Bordoli – quest’anno sarà ancora più qualificata e punta a cogliere ogni ispirazione, a farla propria. Da 12 anni diamo il nostro contributo a questa manifestazione, strategica per tutto il territorio, e ancora una volta avremo l’onere e l’onore di fare la nostra parte».

Gli ex studenti

Anche Mantero si è rivolto agli studenti, ricordando loro che fin dalle origini dell’evento ci si è sempre contornati di figure professionali di primo piano, paesaggisti di valore come «Emilio Trabella, Alfredo Ratti, Arturo Croci, Valter Pironi. E tutti erano usciti dalla Fondazione Minoprio, dallo stesso istituto dal quale uscirete voi».

La prima edizione di Orticolario ha contato 14 mila presenze, l’ultima prima del Covid , 28mila, «la responsabilità è ben evidente». Il sessantesimo anniversario della Fondazione Minoprio rappresenterà un doveroso omaggio a un passato che ha fatto della scuola un punto di riferimento, ma soprattutto uno sguardo al futuro, nell’ottica di un utilizzo sostenibile della terra. Saranno organizzati convegni tecnico scientifici, seminari, interventi culturali in collaborazione con le amministrazioni comunali e provinciali del territorio. In primavera, con il coinvolgimento di allievi, ex allievi, aziende sponsor, media e associazioni, sarà organizzato un grande evento il cui filo conduttore sarà “La cultura del bello”

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