La solidarietà della piccola Gaia
«Dono le mie trecce a chi è malato»

A soli 9 anni aiuta a creare parrucche per pazienti oncologiche. La madre: «Appena ha saputo dell’iniziativa si è fatta tagliare i capelli»

Lisci, mossi, lunghi o corti i capelli più belli non sono quelli che mostri, ma quelli che doni. Lo prova il gesto di Gaia Picarelli, residente a Novedrate. Ha soltanto 9 anni, il 31 maggio saranno 10, ma non ci ha pensato due volte a dire addio alla lunga chioma, per regalarla a un’associazione impegnata nella distribuzione di parrucche a donne malate di tumore.

Una scelta che ha spiazzato mamma Paola: «Guai a tagliarle i capelli. Da quando ha tre anni, concede alla nostra parrucchiera Deborah di eliminare al massimo le doppie punte». Quando l’ultima volta è entrata nel salone di Lentate sul Seveso, in Gaia però è scattato qualcosa.

«L’idea era “azzardare” qualche centimetro in più, per avere un’acconciatura simile a quella di un’amica – prosegue Paola – Deborah, mentre mia figlia si accomodava, le ha spiegato di sostenere il progetto dell’associazione “RagionevolMente”: ogni cliente può regalare i suoi capelli sotto forma di treccia, ma deve essere lunga almeno 20 centimetri».

La bambina si è guardata curiosa allo specchio, ha osservato soddisfatta i suoi lunghi capelli e poi, riappoggiandosi allo schienale della poltrona, non ha avuto dubbi: «Tagliamoli! Tanto presto ricresceranno».

Ora Gaia sfoggia un bellissimo caschetto e soprattutto ha ricevuto un certificato di avvenuta donazione, che custodisce come il bene più prezioso nel cassetto dei segreti accanto al letto. Mamma Paola: «È sempre stata molto sicura di sé e anche questa volta mi ha stupita. Per lei l’attestato è molto importante, lo mostra con soddisfazione e spiega a tutti il suo significato».

I capelli di Gaia sono stati consegnati alle associazioni “RagionevolMente” e Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori) che lavorano con “Winner’s - Capelli Vincenti” di Verona e “Fonte della Parrucca” di Firenze: ditte che producono parrucche.

In cambio dei capelli ricevuti, regalano ai due sodalizi una parrucca con capelli finti per ogni 800 grammi di ciocche e una parrucca con capelli veri per ogni 1500 grammi. Non c’è alcuno scambio di denaro.

Cristina Marzorati

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