Legnoquattro dopo l’incendio
«Ko, ma ci rialzeremo»

NovedrateIl rogo ha distrutto il reparto essiccazione Stop all’attività: i 70 dipendenti in cassa integrazione

Le luci spente e il riscaldamento bloccato: il giorno dopo il rogo divampato all’interno del reparto “Essiccatura” dell’azienda, la “Legnoquattro” di Novedrate è costretta a uno stop forzato. Ieri, infatti, è stata tolta l’elettricità per paura dell’innesco di nuovi roghi nei duemila metri quadri anneriti dalle fiamme, bloccando così la produzione. Un fermo solo temporaneo, ma che si traduce nella messa in cassa integrazione straordinaria dei dipendenti, 70 tra diretti e indiretti, che gravitano intorno al sito, prima di re-integrarli mano a mano ripartono i settori del lavoro.

Perché il rogo di martedì sera lo ha piegato ma non steso: «Nel momento in cui ho visto il problema ho pensato a come ripartire subito piuttosto che trovare a tutti i costi un colpevole» spiega il titolare della ditta pioniera della produzione di legno tinto, Eugenio Grandinetti nella convinzione che «quando si cade bisogna anche sapersi rialzare: noi ci rivolgeremo all’assicurazione che, però, non eroga soldi così. Se c’è qualcuno che ha sbagliato ci rivarremo sui di lui anche per vie legali».

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