L’ospedale di comunità di Mariano?
«Potrebbe essere destinato al Covid»

L’inaugurazione all’interno del “Villa” era prevista per il 31 dicembre. Il sindaco: «Reparto pronto, attendiamo le decisioni». Le minoranze: «Ci rimettono i cittadini»

Doveva entrare in funzione lo scorso 31 dicembre, ma così non è stato. Perché a oggi l’inaugurazione del nuovo Ospedale di Comunità ha mancato la data di apertura all’interno del presidio “Felice Villa” di Mariano.

«Il reparto è pronto, ma l’apertura è in stand by perché l’aumento dei contagi potrebbe riportare l’area a servizio della gestione dei pazienti con coronavirus» ha spiegato il sindaco Giovanni Alberti . Una scelta condannata dalle minoranze che denunciano come l’attesa abbia portato a non avere né uno né l’altro servizio.

Il progetto prevede la riconversione dei 20 posti letto prima destinati a chi affrontava la fase calante del Covid in un reparto dedicato a chi necessita una risposta medica a bassa intensità, ma che non può essere data a domicilio, su segnalazione anche dei medici di famiglia. «L’apertura dell’Ospedale di Comunità non è in ritardo - nega l’Asst Lariana -. Il presidio è attrezzato, il reparto è stato allestito e il personale, medico ed infermieristico, individuato e pronto a operare fin dal giorno in cui si aprirà la struttura. A dettare una nuova tempistica è stata l’emergenza legata alla pandemia che vede in questi giorni tutto il sistema sanitario sotto stress, impegnato nella campagna vaccinale, nell’esecuzione dei tamponi e nell’assistenza ai pazienti Covid».

L’intervento è raccolto da Alberti. «La parola che si segue è prudenza visto che siamo in un momento delicato che vede sotto stress proprio il principale interlocutore dell’Ospedale di Comunità, i medici di base» ha puntualizzato. «Forse le opposizioni si sono dimenticate che siamo nel pieno di una pandemia: sparare contro l’organizzazione che la gestisce è come sparare sulla Croce rossa. Sarebbe più utile collaborare».

Durissime le minoranze. «E’ il solito blaterare perché alla fine non si è data una risposta alle esigenze dei cittadini: questo è sotto gli occhi di tutti» è intervenuto il portavoce dei Cinque Stelle, Roberto Tagliabue . Le sue parole sono raccolte da Mariano 2.0. «Asst e Ats non stanno rispondendo ai bisogni del territorio, ma in questo gioco delle parti che coinvolge Regione, proprio Palazzo Lombardia non è più sul pezzo in una partita che pagano i cittadini che si rivolgono al pubblico, soprattutto, quelli più fragili» ha detto Simone Conti .

L’articolo completo su La Provincia in edicola oggi, 12 gennaio

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