Mariano, allarme centri estivi
«Costeranno dieci volte di più»

Il sindaco al lavoro per definire le modalità: «Ancora troppe incognite dal governo. Serve un operatore ogni 5 bambini: ovvio che le spese saliranno»

Tormentano non solo i sonni dei genitori ma anche degli amministratori chiamati a confrontarsi con le nuove norme di sicurezza che riscrivono anche la ripartenza dei campi estivi comunali.

L’estate dei ragazzi rimane un rebus a Mariano, dove la giunta guidata da Giovanni Alberti sta valutando come far ripartire il servizio per sostenere tutte quelle mamme e papà che già oggi sperimentano la difficoltà di conciliare la ripresa del lavoro con la chiusura delle scuole.

«Mancano delle risposte chiare da parte dello Stato che ha stanziato dei fondi per il servizio, ma non ha ancora detto né a chi verranno concessi né secondo quali parametri» spiega il sindaco Alberti.

Il quale è ora al lavoro con l’assessorato delle Politiche sociali per riprogettare un servizio negli anni strutturato per rispondere alle richieste di una media di 100 bambini nelle scuole “Dante Alighieri” di via dei Vivai. «Stiamo valutando di mettere dei paletti, come fornire il servizio solo ai genitori che lavorano».

Tanti i nodi da sciogliere per aprire il cancello dei campi estivi al pubblico dove il governo ha tradotto il distanziamento sociale in nuove norme da rispettare anche nel momento del gioco. «Ci sarà un operatore ogni cinque bambini - ricorda il sindaco - . Questo porta a una riduzione dei posti, ma anche un aumento dei costi. Tant’è che in una riunione con le realtà del circondario chi ha sondato la ripresa dell’attività si è scontrato con un servizio che costerà dieci volte di più rispetto all’anno prima».

(Silvia Rigamonti)

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