Mariano, l’auto in fiamme
È già la seconda volta

La proprietaria dell’auto bruciata domenica sera a Mariano aveva subìto un episodio analogo

È partito all’altezza della ruota sul lato passeggero, esattamente nella parte opposta del vano motore rispetto a dove si trova la batteria della macchina, il rogo che ha divorato una Countryman nella prima serata di domenica.

Questo è quanto ricostruito dai Vigili del Fuoco intervenuti sul posto con due mezzi per spegnere le fiamme: una certezza che non permette loro di escludere l’ipotesi della matrice dolosa dietro l’incendio che ha distrutto la Mini, e pesantemente danneggiato le due auto parcheggiate di fianco a lei, nell’area sosta di via Cardinal Ferrari a Mariano.

Ieri presentata una regolare denuncia in Tenenza, oggi al vaglio dei Carabinieri c’è ogni pista, soprattutto, dopo che è emerso come la proprietaria dell’auto da cui sono partite le fiamme, una marianese di 65 anni ha subito un simile episodio in precedenza. Oltre a qualche dispetto, come il furto di un borsone da ginnastica, rubato proprio dall’auto che è andata distrutta nell’incendio, dopo aver rotto il vetro del finestrino posteriore a termine di un raid notturno che aveva portato i topi d’appartamento a colpire i condomini nati sul confine con Cabiate.

Ma i militari indagano anche nella quotidianità dei proprietari delle altre due macchine parcheggiate nell’area di sosta e intaccate pesantemente dal rogo, ossia una donna di 69 anni di Carugo, proprietaria anche lei di una Mini Conutryman e un uomo di 82 anni residente a Mariano, proprietario del Pick up Toyota che è andato distrutto sul retro. Gli investigatori si muovono tra le pieghe della loro routine giornaliera per capire se dietro le fiamme possa esserci la mano di qualche persona con cui hanno maturato dei dissidi o tensioni negli anni.

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