Mariano “Mongol Rally” in Panda
Matteo e Riccardo in Siberia

Avventura per due amici, studenti di 24 anni Lunedì la partenza da Praga, poi la grande avventura

Dal campanile di Santo Stefano alla Mongolia in automobile. Ma non si tratta di un viaggio della speranza, piuttosto di un avventura lunga oltre 15 mila chilometri, e oltre una decina di confini da superare, a bordo di una vecchia Fiat Panda del Duemila. Così Matteo Barbuti e Riccardo Crippa, entrambi di 24 anni, hanno accettato la sfida del Mongol Rally, la corsa non competitiva che ogni anno parte dall’Europa per raggiungere il cuore dell’Asia.

Un’impresa che sembra titanica per i mezzi chiamati ad affrontare le più disparate strade, massimo 1200 di cilindrata, possibilmente vecchi, e senza la possibilità di appellarsi al navigatore satellitare per trovare la giusta via. Forse per questo ha il fascino irresistibile dell’avventura, anche in assenza di un premio (non c’è una classifica di vinti e vincitori), regole e percorsi certi: il tragitto, infatti, è dettato dall’esistenza o meno delle strade. Solo la partenza, quest’anno da Praga, e l’arrivo, Ulan Ude in Siberia, sono definiti.

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