Mariano, vandalismi a cascina Mordina
Porte sfondate a calci nella notte

Non è la prima volta che l’area viene presa di mira: devastata anche una panchina

Cocci di vetro a terra, una porta completamente sfondata, le altre due forzate dall’esterno tanto da far leggere il cartello che una volta campeggiava sull’uscio: «Ricordati di chiudere a chiave la porta quando ti allontani».

Così si presentava ieri mattina Cascina Mordina, lo storico complesso rurale che domina l’area verde nata alle porte di Mariano. Memoria della tradizione agricola locale, oggi inagibile dopo trent’anni di chiusura, la sua storia centenaria non è bastata a salvarla dalle mani dei vandali che si sono accaniti nella notte di venerdì sulle facciate.

Colpito sia l’edificio principale del complesso che la struttura satellite, un vecchio fienile dove le porte in legno sono state forzate per permettere una visuale sull’interno tutto impolverato. Non solo, rotta una panchina che si trovava sotto i portici della cascina, mentre le sedie presenti sotto le arcate, forse rimaste lì da passati eventi organizzati sul grande prato che si apre davanti al casale, insieme a qualche scatola di scarpe e persino un vecchio giubbotto, sono finite in un vano scale esterno, gettate sui gradini che portano verso la cantina.

Non il primo episodio vandalico in cascina. Al riesplodere della primavera, quando l’anello che costeggia il laghetto si popola di famiglie, anziani e bambini, si verificano anche i casi di danneggiamento. L’ultimo è avvenuto lo scorso agosto quando mani rimaste ignote hanno rotto sedie e tavoli, lasciando sacchetti ricolmi di spazzatura sotto i cestini dei rifiuti. Andando ancora più indietro nel tempo, una decina di anni fa, invece, le porte d’accesso alla cascina erano state serrate, rinforzando la chiusura con pale in legno, in risposta a quanti ne avevano fatto un domicilio di fortuna.

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