Mogol, ritorno a Carugo dopo 70 anni
«Ero un ragazzino in fuga dalle bombe»

Ieri la consegna della cittadinanza onoraria, prima però ha rivisto il cortile de’ Realin. «Ero sfollato da Milano. Uscivo di casa: a destra la scuola, a sinistra la roggia. Il lavatoio dov’è?»

«Uscivo di casa, a sinistra c’era la roggia. Io invece giravo a destra e andavo verso la scuola. Ma il lavatoio dov’è?». Giulio Rapetti, in arte Mogol, ieri mattina ha cercato di ricostruire quel periodo ormai sfumato nella memoria dell’infanzia. Il più famoso paroliere italiano è tornato a Carugo, dopo oltre 70 anni, per ricevere la cittadinanza onoraria.

Prima dell’atto ufficiale in consiglio comunale, ha voluto fare visita alla sua vecchia casa, al cortile de’ Realin, in via Montegrappa. Ad attenderlo, c’era già una piccola folla, qualche suo vecchio compagno di giochi, che si ricorda ancora quel ragazzino di città, sfollato da Milano per sfuggire ai bombardamenti.

I servizi su “La Provincia” di sabato 23 gennaio 2016

© RIPRODUZIONE RISERVATA