’Ndrangheta, il caso in consiglio
«E adesso Cantù chieda i danni»

Mozione M5S: «È tardi per costituirci parte civile, almeno facciamo questo passo»

Il Comune di Cantù non si è costituito parte civile nel processo per gli episodi di violenza di stampo ‘ndranghetista che hanno avuto per teatro per mesi il cuore della città, piazza Garibaldi. Il Movimento 5 Stelle, quindi, chiede ora di dare un messaggio forte, avanzando una richiesta di risarcimento danni in sede civile.

Proposta che verrà presentata martedì sera in consiglio comunale attraverso una mozione e il consigliere regionale pentastellato Raffaele Erba, si augura che «possa essere condivisa anche da tutte le altre forze politiche, perché dare una risposta forte su questo tema non deve vedere divisioni». Per presentare la propria iniziativa, ieri sera a Cantù, si sono riuniti – simbolicamente, proprio in piazza Garibaldi – portavoce ed esponenti del M5S di tutto il Canturino e Comasco, accanto a Raffaele Erba e al capogruppo canturino Gianpaolo Tagliabue.

«Sono scaduti i termini per costituirsi parte civile – ha rimarcato quest’ultimo – ma siamo in tempo per chiedere un risarcimento danni». Da qui la richiesta al consiglio di avanzare in via autonoma una richiesta di risarcimento danni. «Dobbiamo dare una risposta decisa – ha rimarcato Erba – anche per dare sostegno all’unica persona che si è costituita parte civile. E’ nei fatti che si concretizza il sostegno delle istituzioni ai cittadini». Proposta che però genera reazioni molto diverse.

La più netta, quella del capogruppo del Pd Filippo Di Gregorio: «Non ha fondamento. E un’operazione discutibile». Dai dem, quindi, ci si può aspettare l’astensione dal voto. «Questo modo di fare politica per me non ha senso - prosegue – è solo propaganda. E il consiglio non si usa per fare propaganda, ma per discutere temi veri». Francesco Pavesi (Lavori in Corso) è più possibilista, anche se non manca di annotare che il M5S non ha contattato le opposizioni per illustrare loro la mozione o valutare di presentarla insieme.».

L’unico che preannuncia di essere a favore è Alberto Novati di Vola Cantù: «Ben venga, può essere un modo per riparare al fatto che non si sono costituiti parte civile. Tutti gli strumenti di legge che possano permettere di rimediare a questo mi vedono a favore, e mi sembra che anche parti della maggioranza lo avessero chiesto».

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