Nessuno paga le bollette scontate
«Ora i pignoramenti a Mariano»

Si potevano saldare le tasse non versate senza un’ulteriore sanzione del 30% su quanto dovuto Tra rifiuti e pubblicità, da recuperare 620mila euro

«Dispiace che non abbiano aderito alla misura perché ora si passerà al pignoramento».

Non fa tanti giri di parole l’assessore alle Politiche finanziare, Evelina Grassi davanti ai dati relativi all’adesione della città alla rottamazione delle cartelle, un misura che permetteva ai morosi di saldare le tasse arretrate, senza versare la sanzione del 30 per cento sui bollettini non pagati dal 2016 nei quattro anni indietro. Ma dei 620 mila euro che il Comune puntava così a mettere in cassa, ne sono entrati zero.

Proposta già un anno fa dalla passata giunta di centro sinistra, per il secondo anno consecutivo la misura si è rivelata un flop. «Ora tutte le ingiunzioni passeranno automaticamente a ruolo, ossia si andrà verso il pignoramento dei beni, affidando la pratica all’agenzia di riscossione dei crediti che era proprio quello che si puntava a evitare - spiega Grassi - Purtroppo, però, nessuno dei cittadini a cui era rivolta questa misura ha risposto all’invito a mettersi in regola».

Un fatto che costringe l’amministrazione a una riflessione. Perlomeno sulla comunicazione perché a presentarsi in piazzale Teodoro Manlio, uno a uno con i bollettini non pagati in mano sono stati decine e decine di residenti che avevano in corso solo degli accertamenti riferiti allo scorso anno. «La realtà è che molti non avevano ben chiaro che si dovesse trattare di ingiunzioni fiscali già notificate negli anni precedenti, quindi non riferite al 2018-2019» puntualizza l’assessore.

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