«O sei cristiano o con Salvini»
Mariano, don Alberto davanti al giudice

Respinta la richiesta di archiviazione per il sacerdote querelato dal leader della Lega

«Hanno querelato me? Va bene, vorrà dire che quando sarà il momento comparirò in udienza». C’è tanta sorpresa e anche un tocco di amarezza nella parole di don Alberto Vigorelli che, a 79 anni, trenta dei quali passati in missione tra l’Africa e il Perù e gli ultimi dodici a Mariano, è stato citato a giudizio davanti al giudice di pace di Como con l’accusa di aver diffamato il leader della Lega, Matteo Salvini.

Lo stesso giudice di pace, infatti, ha respinto la richiesta di archiviazione a carico del sacerdote avanzata dal pubblico ministero Massimo Astori, secondo il quale l’affermazione fatta durante una messa nel novembre 2016 «O siete di Salvini o siete cristiani» non era assolutamente diffamatoria. Il giudice di pace deve averla pensata diversamente, tanto che ha respinto la richiesta di archiviazione e ordinato l’imputazione coatta di don Vigorelli.

L’inchiesta era nata in seguito alla denuncia formalizzata da Salvini, che nei giorni successivi la predica dal pulpito di Santo Stefano aveva scritto, su facebook: «Incredibile! Ma come si permette questo sacerdote di dare patenti di cristianità, insultando non solo me, ma milioni di italiani». Da qui la denuncia, che la Procura aveva ritenuto infondata, non il giudice di pace secondo cui potenzialmente l’affermazione sarebbe diffamatoria, in particolare perché pronunciata durante la messa.

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