Pasqua, il messaggio di don Xodo
«Mondo ferito? L’uomo non è solo»

Il prevosto riprende Papa Francesco: «Dove dilaga il buio bisogna tenere accesa la luce»

Dopo la Veglia di Resurrezione oggi nelle cinque chiese parrocchiali della Comunità pastorale “San Vincenzo” nella festività di Pasqua si seguirà il calendario delle messe domenicali, con particolare invito di tutti i ragazzi e le ragazze alle celebrazioni delle 10.

Di rilievo un’altra ricorrenza della domenica di Pasqua e del Lunedì dell’Angelo: il perdono di Santa Maria che si celebra a partire dal pomeriggio di Pasqua – oggi con il Vespro alle 18 - e fino alle 18 del giorno dopo nella chiesa un tempo annessa al monastero delle Benedettine: con l’indulgenza plenaria per chi partecipa con la preghiera a questa liturgia:

“Il perdono” di Santa Maria, si ottiene visitando la Chiesa secondo le regole classiche: confessione, comunione e recita del Pater Noster, dell’Ave Maria e del Gloria.

Per la cerimonia dell’Indulgenza plenaria in Santa Maria, la celebrazione delle messe seguirà il Lunedì dell’Angelo il seguente calendario: alle 8.30, 10, 11.30 e 18. Sono sospese le messe in San Paolo e a Galliano, mentre in Santuario la Santa Messa verrà celebrata alle 9. Il lunedì dell’Angelo le altre sante messe si celebrano: a San Michele alle 8 - 10.30 e 18; a San Teodoro alle 11.30; a San Leonardo alle 10.30; a San Carlo alle 10; a Sant’ Antonio alle 9.30.

Il perdono

Oggi sul numero del foglio della Comunità pastorale “Vita Comunitaria” il prevosto don Fidelmo Xodo riprende un messaggio pasquale di Papa Francesco: «Nel suo cammino nel mondo, l’uomo non è mai solo. Soprattutto il cristiano non si sente mai abbandonato, perché Gesù ci assicura di non aspettarci solo al termine del nostro lungo viaggio, ma di accompagnarci, in ognuno dei nostri giorni. Con questa promessa, i cristiani possono camminare ovunque. Anche attraversando porzioni di mondo ferito, dove le cose non vanno bene, noi siamo tra coloro che anche là continuano a sperare. È proprio dove dilaga il buio che bisogna tenere accesa una luce».

La speranza

Anche don Enrico Porta, referente della Caritas decanale e vicario a San Leonardo, ricorda il messaggio di Papa Francesco alla Via Crucis di venerdì sera: «La Pasqua è una forma di Liberazione, in cui si attualizza la Vita Nuova – ricorda don Porta – E qual è il modo per realizzarla? La preoccupazione del Papa è ricordare che siamo tutti Fratelli, augurando una Vita Buona per tutti. Nel messaggio finale e nell’orazione conclusiva il pontefice ci ha ricordato che non c’è parte del mondo che sfugga alla vittoria di Cristo Risorto: la vittoria dell’amore, che coinvolge tutti gli uomini».

Un messaggio di fraternità e di pace universale che supera tutte le divisioni tra i popoli: «La Resurrezione è anzitutto basata sulla centralità della figura umana, di ogni singolo uomo, senza alcuna distinzione o visione esclusiva di qualcuno. Così si realizza il messaggio di Vita Nuova di cui è portatore Gesù Cristo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA