Pericolo al castello di Inverigo
Ragazzini sul tetto della torre

Fotografati da un passante a Capodanno: pure il sindaco li ha visti e li ha rimproverati per i rischi che hanno corso

Villa Crivelli, meglio conosciuta come il Castello di Inverigo è, da anni al centro dell’attenzione per i diversi atti vandalici compiuti, culminati anche con un paio di incendi, l’ultimo un paio di mesi fa.

La villa, che tra l’altro è in vendita all’asta dopo il fallimento degli attuali proprietari (il primo appuntamento è andato deserto ed ora si attende il prossimo 8 marzo), è sempre più in condizioni disastrose.

E continua a rimanere territorio per i raid devastanti di alcuni gruppi di ragazzi.

L’ultimo episodio in ordine di tempo risale a Capodanno, quando un gruppo di 7/8 ragazzi, di età attorno ai 13/15 anni, è salito sulla torre, arrivando anche a sedersi, in maniera estremamente pericolosa, sui merli.

L’episodio è stato immortalato da un cittadino inverighese e le foto hanno fatto il giro dei social. Sono invece rimaste per ora nel cellulare del sindaco di Inverigo, Francesco Vincenzi , le foto che ha scattato di persona.

«Mi sono accorto, passando nei pressi del Castello, della presenza di alcuni ragazzi sulla torre -spiega il primo cittadino -.Allora mi sono avvicinato ed ho scattato delle foto e sono rimasto in attesa che scendessero». Finita la scorribanda il gruppo di adolescenti è sceso e si è diretto verso l’uscita, dove ha incontrato Vincenzi.

«Non mi sono qualificato come sindaco, anche se penso che qualcuno mi abbia riconosciuto -aggiunge il primo cittadino -. Ho parlato con i ragazzi e li ho messi al corrente dei rischi che avevano corso entrando in una proprietà privata, senza autorizzazione ma soprattutto mettendo a repentaglio la loro incolumità, essendo una zona di cantiere. Mi hanno ascoltato a testa bassa e senza replicare, probabilmente perché li avevo colti sul fatto».

Vincenzi ha anche messo in guardia il gruppetto di adolescenti. «Li ho avvertiti che era la prima e l’ultima volta che tolleravo una situazione del genere. E che se li avessi sorpresi ancora sulla torre o all’interno del Castello, avrei avvisato le Forze dell’Ordine e riferito l’accaduto ai loro genitori. Arrivando sino a richiedere alle famiglie il risarcimento dei danni causati nella villa».

Il sindaco ieri poi ha scritto al curatore fallimentare, invitandolo a ripristinare le chiusure divelte messe a protezione dell’area di cantiere e per impedire l’accesso ai non autorizzati.

Guido Anselli

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