Ponte a rischio, allarme degli autisti
Ci passano 101 bus al giorno

Cantù Asnago, l’allarme sul divieto ignorato. Il rappresentante sindacale Fnma: «Il timore c’è, ci atteniamo alla deroga sulle 7,5 t». L’azienda: «Evitare passaggi simultanei con altri mezzi pesanti».

Sul ponte a rischio di Cantù Asnago sopra la ferrovia Milano-Como-Chiasso, dove passano più di cento bus al giorno - per la precisione: 101, in entrambe le direzioni, in un qualsiasi giorno della settimana - l’apprensione, da parte degli autisti, non manca.

Perché, anche per loro, è chiaro che le tonnellate, che siano di camion o di bus, tonnellate sempre restano. Eppure, i bus, sfruttando una deroga della Provincia di Como, possono passare nonostante il divieto di transito imposto a tutti gli altri mezzi oltre le 7,5 tonnellate.

Qualche dubbio, tra chi si mette alla guida e trasporta ogni giorno studenti, lavoratori e pensionati, emerge. «Speriamo che la valutazione di farci passare sia stata fatta con una certa riflessione», si augura Giuseppe di Flora, Filt Cgil Como, autista di Fnma.

Un bus carico pesa 19 tonnellate. Quasi il triplo rispetto al divieto comparso sulla strada provinciale. Sono due le aziende del trasporto pubblico che ogni giorno attraversano il ponte dove tutti gli altri mezzi, nel corso dei controlli che non mancano da parte della polizia locale di Cantù, si beccano invece la contravvenzione. C’è il C-84 Cantù-Lomazzo di Fnma, Ferrovia Nord Milano Autotrasporti: 46 corse ogni giorno. E lo Z-150 Cantù-Milano di Airpullman. Che di lì passa anche per le corse limitate all’hinterland metropolitano: altre 55 corse al giorno.

Nel caso di Fnma, è stata anche fatta girare una circolare interna, la 41/16. Un avviso al personale con una precisazione. «Evitare comunque il transito sul ponte simultaneamente ad altri autobus o veicoli pesanti», scrive il direttore di esercizio. Non si sa mai. Come comunica Fnma, la deroga permette di transitare e, per maggiore prudenza, è stata data un’indicazione in più agli autisti. Semplice.

Il divieto, in vigore da novembre, non è stato preso alla leggera nemmeno da Airpullman.

«La problematica è stata presa in seria considerazione - si legge in una nota - appena l’azienda è venuta a conoscenza del posizionamento dei cartelli di divieto. Contattati i preposti enti provinciali, nella medesima giornata, ci è stata trasmessa l’ordinanza della Provincia di Como, nella quale è espressamente indicato che i mezzi adibiti al trasporto pubblico sono in deroga a tale divieto». Come a dire: tranquilli, abbiamo il permesso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA