Rapinato e pestato in casa
«Mi hanno ridotto così»

Fenegrò, il drammatico racconto del pensionato aggredito da due banditi

«Indossavano gli anfibi, mi hanno schiacciato una mano e preso a calci»

«Non ho dormito la notte scorsa. E come potevo? Mi tornavano in mente le immagini di quello che mi è successo, attimo dopo attimo». Adriano Uboldi, il pensionato di 67 anni, legato e picchiato a sangue da due rapinatori, entrati nel giardino della sua villa in via Trento, martedì mattina, è ancora sotto choc. tanto che medita di vendere casa e andarsene.

«Ho continuato a tremare come una foglia per diverse ore fino a tarda notte» prosegue il pensionato che ieri non ha toccato cibo. Ha il viso gonfio e tumefatto per le pedate e i pugni che i malviventi gli hanno sferrato quando lo tenevano a testa in giù sull’erba del giardino dopo avergli legato mani e piedi con i tiranti usati per legare i pacchi sopra l’auto.

«Mi hanno legato le braccia dietro la schiena e ora mi fanno così male che non riesco più a vestirmi da solo. Indossavano degli anfibi con cui mi hanno dato i calci e schiacciato la mano» spiega Uboldi.

«Non so se voglio continuare a vivere qua. Sto pensando di vendere la casa, anche se non è il momento migliore. Non so cosa farò, ma ora ho paura a vivere solo».

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