Rapinatore in Posta a Vighizzolo
«Aveva il reddito di cittadinanza»

Il caso è esploso in consiglio comunale a Cantù, innescato dal segretario cittadino della Lega Facchini: «Magari è un assistito “ideologico” del M5S». L’assessore Girgi: «Vero, lo percepisce»

Non solo disoccupati e padri di famiglia in difficoltà, tra i percettori del reddito di cittadinanza a Cantù c’è anche l’uomo che poche settimane fa ha rapinato l’ufficio postale di Vighizzolo. Tanto che il vicesindaco Giuseppe Molteni parla di «vero e proprio schiaffo ai cittadini onesti e a chi si trovi realmente in situazione di bisogno» e la Lega tutta alza la voce.

I tempi nel governo gialloverde, guidato dalla Lega stessa con il Movimento 5 Stelle, che varò questa misura, non sono mai stati così lontani. Intanto continuano i controlli sulle 428 persone che in città percepiscono il reddito di cittadinanza. E spuntano altri dieci casi di persone le cui dichiarazioni presentate per ottenere il beneficio non sono risultate conformi. Ne erano già stati individuati nove, il che porta il conto a 19. Ma mancano ancora circa 150 verifiche, quindi i numeri potrebbero aumentare ancora.

L’affondo leghista

La questione è esplosa lunedì sera nel corso del consiglio comunale. In quell’occasione il segretario cittadino della Lega, Maurizio Facchini, ha voluto replicare al M5S, che del reddito di cittadinanza ha fatto una bandiera politica, che nelle scorse settimane ha parlato di propaganda della Lega sulla sicurezza, dopo la rapina compiuta alle poste di Vighizzolo da un uomo che si trovava agli arresti domiciliari, presto individuato e arrestato. «Mi chiedo – le parole di Facchini - se lo stesso M5S cittadino si è forse preoccupato di sapere se il pluripregiudicato a cui fa menzione percepisca o percepiva magari quel reddito di cittadinanza da loro così amato, voluto e imposto anche all’attuale Governo. Un provvedimento che di fatto elargisce in modo sconsiderato e soprattutto incontrollato, enormi risorse che vengono sottratte a chi ne ha invece reale necessità. Soldi quindi magari percepiti anche dal delinquente da loro stessi menzionato, un loro possibile assistito ideologico».

La conferma choc

La replica al quesito, che pareva puramente retorico, è arrivata realmente dai banchi della stessa maggioranza, dall’assessore ai Servizi Sociali Isabella Girgi: «Volevo rispondere al consigliere Facchini. È stata anche una mia curiosità, ho controllato e il soggetto percepisce reddito di cittadinanza».

La curiosità maggiore, per il cittadino e contribuente, è se continui effettivamente a riceverlo: «Bisogna capire con gli uffici – dice Girgi – ammetto che è la prima domanda che mi sono posta anche io». E aggiunge «io non credo al reddito di cittadinanza per come è formulato oggi».

Stessa linea per il vicesindaco Giuseppe Molteni: «Io penso che Facchini abbia fatto un’analisi impeccabile del reddito di cittadinanza, che condivido. Il problema di questa misura è che permette si creino simili situazioni. Noi come Comune stiamo facendo tutte le verifiche necessarie per individuare posizioni irregolari, ma è un dato di fatto che si tratta di uno strumento che può celare anche situazioni poco piacevoli come questa».

Situazioni, continua, «che sono uno schiaffo a tutti i cittadini onesti e una mancanza di rispetto verso chi si trovi realmente in difficoltà».

Silvia Cattaneo

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