Risultato del pedaggio assurdo
Non paga uno su quattro

I dati presentati dal presidente Di Pietro
Allo studio nuovi metodi per aumentare la riscossione

Non solo la tangenziale è semivuota. Un utente su quattro della Pedemontana non paga il pedaggio e il recupero crediti, che pure è partito, finora ha portato a incassare meno di un terzo degli importi dovuti e non corrisposti.

I dati presentati dal presidente di Pedemontana Antonio Di Pietro in commissione regionale Bilancio parlano complessivamente di un 22% in media di utenti non paganti sul sistema autostradale. Sulla tangenziale di Como, secondo Di Pietro, l’incidenza dei mancati pagamenti sarebbe dovuta in buona parte ai passaggi occasionali degli svizzeri e dei turisti stranieri.

Nei primi due mesi, novembre e dicembre 2015, la tangenziale ha fatturato 251.338 euro e la Pedemontana nel complesso 2.945.804. Di questi, 770.753 euro non erano stati pagati e sono stati oggetti di sollecito con una lettera bonaria. In seguito ai solleciti restavano ancora 537.521 euro non incassati, pari al 25% del totale, e 154.489 euro sono stati riscossi con le società di recupero crediti.

Nel 2016 sulla tangenziale i pedaggi da gennaio a fine agosto ammontano a 1.420.096 euro, sulla Pedemontana a 14.247.677 euro. Tre milioni e 129mila euro non sono stati pagati subito e 2.463.890 euro mancavano ancora in seguito al sollecito. Il recupero crediti finora ha permesso di incassarne 161.637.

«La soluzione tecnologica adottata da Pedemontana è avveniristica - ha spiegato Di Pietro - e parte dal presupposto che siano tutti onesti. Non sono tutti onesti ma neanche tutti quelli che non pagano lo fanno per disonestà. C’è chi passa occasionalmente e neanche se ne accorge, a Como ci sono tanti stranieri, in maggioranza svizzeri, che passano e se ne vanno sapendo che tanto non ci torneranno più».

Sono in fase di collaudo nuove forme di pagamento attraverso un chip da vendere nei bar e nelle tabaccherie; faranno da alternativa al Telepass per chi non lo ha.

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