Ritrovato senza vita in casa. Addio a Stefano, aveva 35 anni

Cabiate Sabato la sua assenza aveva preoccupato i colleghi di lavoro. Fatale un malore nel sonno

Sabato non si è presentato al lavoro, come faceva ogni giorno, nella ditta Provasi e i colleghi, dopo averlo chiamato al cellulare senza avere ottenuto una risposta, si sono preoccupati ed hanno chiamato i genitori per sapere cosa fosse successo. Così è avvenuta la tragica scoperta della morte di Stefano Missorici, di soli 35 anni. Il giovane abitava da solo in via San Giorgio a Cabiate, dove è stato trovato ieri mattina, senza vita. Sul posto è intervenuta la Polizia locale e anche una pattuglia dei carabinieri di Mariano.

Il giovane, che era nato a Mariano ma risiedeva a Cabiate, è stato trovato esanime a letto, con il pigiama addosso. Probabilmente si è coricato ed è stato colpito da un malore durante il sonno che non gli ha lasciato scampo. Per accertare le cause precise della morte, probabilmente domani sarà eseguita l’autopsia. Una volta espletata, il corpo sarà restituito alla famiglia che potrà stabilire la data delle esequie. Nel frattempo in paese è stata affisso l’annuncio del decesso.

«E’ improvvisamente mancato all’affetto dei suoi cari Stefano Missorici -si legge nei manifesti funebri -.Ne danno il triste annuncio la mamma Liliana, il papà Giuseppe, il fratello Luca con Cristina, la sorella Sara con Riccardo, la fidanzata Laura e i parenti tutti. Saranno comunicati il giorno e l’ora delle esequie». La notizia ha profondamente scosso il paese. Il ragazzo era conosciuto e stimato, anche sul posto di lavoro alla ditta Provasi. Conoscendo la sua correttezza ieri mattina i colleghi non vedendolo, si sono preoccupati. Hanno provato a mettersi in contatto direttamente ma non ottenendo risposta, si sono rivolti ai genitori che abitano anche loro a Cabiate, ma nel centro storico.

Il padre al telefono ha raccontato che aveva parlato la sera prima con il figlio e che era tutto a posto. Purtroppo però quando si è recato in via San Giorgio, ha fatto la tragica scoperta. Il ragazzo era a letto, senza vita.

«Non lo conoscevo personalmente ma una giovane vita, spezzata in questo modo non può che lasciare sgomenti e senza parole -il pensiero del vice sindaco Piergiorgio Colombini -.Come amministrazione siamo vicini ai familiari e al loro immenso dolore».

La comunità cabiatese era stata scossa giovedì dalla notizia della morte del direttore generale del Fc Cabiate, Vincenzo Carbone all’età di 41 anni. «Notissima e apprezzata figura dello sport dilettantistico con una spiccata predilezione per i settori giovanili», il ricordo di Colombini.

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