Sempre meno bambini a Cantù
Le nascite sono un terzo dei decessi

Secondo i dati dell’anagrafe nel 2019 solo 265 neonati a fronte di 723 morti. Intanto mille persone sono arrivate in città. Raddoppiato il numero di stranieri che hanno ottenuto la residenza: 113 rispetto ai 52 del 2018

Per ogni nuovo nato canturino registrato all’anagrafe (265), l’anno scorso, sono morti tre cittadini (in totale 723). Ma Cantù resta una demograficamente dinamica, e se oltre 900 persone hanno deciso di andare a vivere altrove, mille hanno invece preso la residenza nella città del mobile.

È diminuito invece il numero di stranieri che sono venuti a vivere all’ombra di San Paolo, ma è raddoppiato, rispetto all’anno precedente, quello di nuove cittadinanze italiane conferite. Il 2018 è stato un anno di attività intensa agli uffici dell’Anagrafe di piazza Marconi, l’anno dell’introduzione in città della carta d’identità elettronica, la Cie, che ha mandato in soffitta il vecchio documento cartaceo.

La carta d’identità s’è fatta più piccola, ma di contro s’è fatta grande l’attesa per riceverla, con liste d’attesa lunghe mesi. Oggi - anche grazie al raddoppio dei terminali per il rilascio - le code si sono accorciate, e anche il numero di documenti rilasciati è diminuito, passando dai 5.282 del 2018 ai 4.634 del 2019. In tutto, i certificati rilasciati in piazza Marconi sono stati 7.728:

«Nonostante l’ufficio sia da tempo sottodimensionato - commenta l’assessore all’Anagrafe Andrea Lapenna - la mole di lavoro è sempre importante. Ora verranno effettuate due assunzioni, e la situazione potrà certamente migliorare».

Le nuove residenze sono state 1.003, a fronte delle 973 dell’anno precedente, mentre i cittadini che invece hanno deciso di lasciare Cantù sono state 915, 72 in più rispetto agli 843 del 2018. Gli stranieri che sono venuti a vivere in città sono stati 391, 35 in meno rispetto all’anno precedente. Raddoppiato, invece, il numero di stranieri che ha acquisito la cittadinanza italiana, 113 invece dei 52 di dodici mesi prima.

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