Senna, stop incidenti sulla ciclabile
Arrivano i guard rail di protezione

Dopo 17 casi di veicoli finiti sulla pista è intervenuta anche la Provincia. Il limite di velocità era già sceso da 70 a 50 kmh ma è stata respinta l’idea di mettere un tutor

Addio alla pista ciclopedonale più rischiosa della Brianza: dopo 17 incidenti, la Provincia di Como è intervenuta con un guardrail.

Così, per la prima volta da quando il percorso è stato progettato, a dividere la strada dalla pista, nel punto più pericoloso, ci sarà non qualche semplice striscia colorata, ma un elemento fisico in grado di evitare, come è successo più volte, l’involontaria uscita di strada. Laddove la provinciale curva a gomito verso il centro abitato della frazione di Navedano.

Gli operai sono intervenuti ieri mattina. E prima di sera il posizionamento era terminato. «Si tratta di circa 200 metri di protezione - il particolare fornito dal sindaco Francesca Curtale - è intervenuta una ditta specializzata con la strumentazione necessaria. La comunicazione è arrivata il giorno prima dalla Provincia, che ci ha annunciato la posa in opera. Né più né meno di come eravamo d’accordo nel mese di settembre, attraverso la comunicazione verbale dell’affidamento».

«Lungo quel tratto di strada - ripercorre la Curtale - dopo la realizzazione della pista ciclopedonale, al fine di garantire maggiore sicurezza, si è provveduto ad abbassare il limite di velocità. Ed ora al posizionamento della protezione». E se si è già passati dai 70 ai 50 chilometri orari, non è stata invece accolta la proposta di metter un tutor a controllare la velocità dei veicoli in transito in quel tratto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA