Slot, Cantù vince il primo round
Il Tar respinge il ricorso sull’ordinanza

Il Tribunale regionale valuta «adeguato» lo stop al gioco dalle 12 alle 18 e dalle 23 alle 9. I controlli estivi della polizia locale sul rispetto degli orari in 43 locali hanno portato già a 7 multe

Prima vittoria per il Comune di Cantù, che nei mesi scorsi aveva visto impugnare l’ordinanza anti-slot emessa in primavera e che impone di staccare la spina alle macchinette che permettono vincite in denaro, che devono restare spente dalle 12 alle 18.

La terza sezione del Tribunale Amministrativo Regionale si è pronunciata in merito alla richiesta di Winpalace Como S.r.l. per l’annullamento dell’ordinanza in questione, e ha respinto la domanda incidentale di sospensione.

Si era infatti deciso di intervenire riducendo gli orari di funzionamento delle slot, che possono essere attive solo dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23, per dare un segnale concreto nel contrasto della diffusione del gioco d’azzardo patologico.

Nelle motivazioni della mancata concessione della sospensiva si legge infatti che questa decisione viene presa «rilevato che non sussiste la probabilità di un esito favorevole, in quanto gli atti impugnati appaiono adeguati e proporzionati rispetto allo scopo di tutela della salute perseguito e che la fascia oraria di apertura garantita realizza un ragionevole contemperamento tra gli interessi economici dei gestori, il preminente interesse pubblico alla salute». Si ritiene inoltre che non sia comprovato «un pregiudizio grave ed irreparabile in quanto l’attività potrà, comunque, essere svolta in un adeguata fascia oraria».

Proprio nei giorni scorsi la polizia locale ha reso noti i risultati dei controlli effettuati nei mesi estivi, che hanno visto passare in rassegna tutti i 43 esercizi dove sono installate macchinette e slot, dalle sale giochi ai bar, per controllare che non fossero attive fuori orario. Il risultato, sette sanzioni.

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