Sparò alle finestre di Molteni
Ha deciso di farla finita

Si è tolto la vita Salvatore Crisopulli, 47 anni, che aveva patteggiato un anno e due mesi per l’atto intimidatorio nei confronti dell’architetto di Carugo poi ucciso

Aveva sparato nel luglio del 2015 contro le finestre di casa dell’architetto Alfio Molteni poi ucciso a Carugo (Como) sotto la sua abitazione nell’ottobre sempre dello scorso anno: Salvatore Crisopulli, 47 anni, reduce da un patteggiamento per quanto fatto si è impiccato ieri nella sua casa di Cesano Maderno (Monza). L’uomo due settimane fa aveva raggiunto un accordo giudiziario per il reato di danneggiamento. Non risulta abbia lasciato alcun messaggio ai suoi familiari: suo fratello è in carcere perché accusato di aver partecipato alla gambizzazione, che ne causò la morte, di Molteni. A trovarlo sono stati i carabinieri, andati a casa sua per un controllo.

Secondo gli inquirenti l’atto estremo non va ricollegato alle indagini in corso.

Il fratello di Crisopulli, Michele, è invece detenuto e accusato di essere uno degli esecutori materiali del delitto.

La moglie di Molteni, Daniela Rho e il commercialista di famiglia Alberto Brivio, sono stati arrestati mercoledì.

La donna è accusata di aver commissionato una serie di atti intimidatori nei confronti del marito con il quale si stava separando, per avere l’affidamento delle figlie, culminata con l’omicidio che non sarebbe stato voluto.

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