Stroncato da un malore a 26 anni
Addio al factotum del Teatro Sociale

Oggi alle 15 a Intimiano i funerali di Nadir Visioli, impegnato sulla scena comasca. La direttrice: «Era una nostra colonna». Malato da tempo, aveva deciso di donare gli organi

Morire a 26 anni, per un malore in casa. Così se n’è andato Nadir Visioli, di Intimiano, collaboratore di palcoscenico e factotum del Teatro Sociale di Como. Un lavoro che, ricorda la mamma, Nadir adorava. A essere in lutto non solo è Intimiano, dove oggi, alle 15, nella chiesa di San Leonardo, ci sarà il funerale.

Ma anche Como, dove al Sociale sono tutti distrutti per la scomparsa di un amico e di una persona fidata. «Ormai non me lo ridarà più nessuno - dice la mamma, Laura Biava - la sua volontà era quella di donare gli organi». Una volontà accolta. È come se una parte di lui rivivrà in qualcun altro che, del regalo di Nadir, ha una necessità vitale.

Un ragazzo senza grilli per la testa. «Nadir era un ragazzo tranquillo, non beveva, non fumava, lavorava per il Teatro Sociale da cinque o sei anni, era pronto a dare la sua disponibilità di giorno come di notte, dal posizionare le poltrone a sistemare il teatro, lavorare alle luci, spostare le scenografie».

Prova a ricordarlo a nome di tutti i colleghi la presidente stessa del Sociale, Fedora Sorrentino. «Faccio molta fatica - dice dalla direzione del Teatro - martedì è stata una giornata terribile. Il teatro è sotto choc. Ha lavorato con noi per tanti anni, era sempre qui. Una persona della quale non possiamo fare a meno. Era veramente uno della grande famiglia del Teatro Sociale di Como».

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