Studenti a scuola in bus, calo del 35%
E il traffico in città diventa un incubo

Molti hanno rinunciato alla tessera per il mezzo pubblico e al mattino salgono in auto - Da lunedì tutti in classe alle 8: timori per la tenuta della viabilità, senza l’accordo Asf-lavoratori

Il traffico a Como è sempre più un problema. A complicare la situazione, quest’anno c’è un elemento in più: sempre più studenti delle superiori arrivano a scuola in macchina, soli o accompagnati dai genitori.

Il dato è stato sottolineato durante la riunione tenuta mercoledì in Prefettura.

Una conferma arriva anche dal numero degli abbonamenti scolastici forniti da Asf al tavolo di coordinamento scuola trasporti: quest’anno sono stati 8100 quelli settimanali, 4400 quelli mensili e solo 859 gli annuali. Se paragonati con l’anno scolastico 2019-2020, l’ultimo veramente “Covid free”, si registra un calo attorno al 35%. Cioè, uno studente su tre ha preferito andare a lezioni con mezzi propri piuttosto di risalire a bordo di un bus.

Morale: aumentano le macchine in strada, con buona pace della viabilità in entrata e uscita da Como.

Tutti in classe alle 8

Intanto, lunedì le scuole partiranno con il turno unico alle 8. Sui propri siti, gli istituti stanno pubblicando il nuovo orario. Restano in vigore le misure anti Covid, compresi gli ingressi e le uscite separate. «L’ingresso degli studenti nell’edificio per lo svolgimento delle lezioni – si legge sulla circolare del Giovio - avverrà attraverso i diversi punti di accesso al liceo già previsti, in modo da garantire un flusso ordinato. Al termine delle lezioni, sempre rispettando ordinatamente il distanziamento e indossando la mascherina chirurgica, gli studenti usciranno dalla classe e dall’edificio scolastico seguendo lo stesso percorso utilizzato per accedere all’istituto. L’uscita dovrà essere immediata, così da evitare assembramenti dentro il parco e in prossimità degli accessi».

Le norme del Provveditorato

Ieri mattina il Provveditorato ha inviato alle superiori il documento operativo del tavolo di coordinamento scuola trasporti. Per quanto riguarda gli assembramenti, non sono state evidenziate situazioni significative «né presso i plessi scolastici, né presso le principali zone di salita e discesa degli studenti o nei luoghi di partenza e arrivo».

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, posto l’incremento dell’utilizzo del mezzo privato, è stato rilevato che «pur con la limitazione di capacità dei mezzi all’80%, è complessivamente in grado di gestire la domanda correlata alla riattivazione dell’orario unico d’ingresso, come comprovano i dati relativi al coefficiente di riempimento dei mezzi di trasporto e all’utilizzo degli stessi da parte degli studenti, acquisiti dalle aziende di trasporto e dall’ufficio scolastico». Peraltro, un test attendibile è già stato effettuato con la formazione professionale, rientrata tutta alle 8 nei giorni passati: l’impatto sui bus è stato molto modesto.

«Per far fronte alle esigenze – continua il documento – Asf e Fnma (Ferrovie Nord Milano autoservizi ndr) hanno previsto, da lunedì, l’inserimento di corse aggiuntive in corrispondenza delle linee C10 Como-Menaggio (3 coppie di corse), C30 Como-Bellagio (2 coppie di corse) e C45 Como-Inverigo (3 coppie di corse), C77 Varese-Como (3 coppie di corse) e C84 Cantù-Lomazzo (3 coppie di corse)». La Navigazione laghi ha invece confermato l’attuale articolazione oraria.

Oltre al prefetto Andrea Polichetti, alla riunione erano presenti le aziende dei trasporti, la Regione, la Provincia e i sindaci dei principali comuni del territorio, eccezion fatta per Como (era presente Davide Gaspa, della polizia locale cittadina).

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