Tragica beffa dopo il guasto in moto
Draghi doveva tornare con il treno

Retroscena sulla morte del presidente del Motoclub Galliano di Cantù nell’incidente di Arezzo. «Roberto mai passeggero, stavolta si è fatto convincere». La moglie: «Bravissima persona»

Un destino amaro. Roberto Draghi, 54 anni, presidente del Moto Club Galliano Cantù, l’aveva anche detto: «Piuttosto che fare il passeggero su un’altra moto, prendo il treno». E stava proprio tornando in treno, dalla Toscana. Dopo che la sua moto, diretta con alcuni soci del club a un raduno a Sant’Angelo In Vado, nelle Marche, si era fermata per un problema.

Se Roberto è salito sulla Ducati 1000 dell’amico Fabio Pizzato, con cui ha avuto l’incidente per lui mortale - Pizzato ne è uscito con una gamba rotta, e un personale dramma nel dramma - è stato solo per stare insieme ai suoi amici. «Roberto era una bravissima persona - ricorda, tra le lacrime, la moglie, Nadia Viganò - Sarebbe dovuto tornare in treno. E invece, poi, è andata come è andata».
I servizi su “La Provincia” di lunedì 22 ottobre 2018

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