Un albero per ogni nato, in ritardo
Mariano ora rimedia con un bosco

Città inadempiente da 2 anni, nonostante l’obbligo di legge sopra i 15mila abitanti

Ogni bambino ha diritto a un suo albero.

A dirlo non è un ecologista incallito, ma una legge che da sette anni almeno impone ai comuni con più di 15 mila abitanti di piantare una semenza per ogni nuovo fiocco rosa o azzurro festeggiato in città.

Tradita da quasi tutte le realtà municipali, Mariano oggi vuole ricucire lo strappo dalla norma, piantando una dietro l’altra 300 semenze tipiche del territorio brianzolo, ossia tanti quanti sono stati i nuovi nati negli ultimi due anni sotto il campanile di Santo Stefano, ristabilendo il bilancio arboreo locale.

«Abbiamo giù individuato un’area di 1500 metri quadri che si trova alle spalle del cimitero della frazione di Perticato dove andremo a mettere a dimora trecento alberi per coprire i nati del 2018 e 2019» anticipa l’assessore alle Politiche ambientali, Loredana Testini.

Subito pronta a rimarcare: «Sarà un’operazione a costo zero per le casse comunali perché andremo a cercare proprio in queste settimane un partner privato, ad esempio un’associazione no profit, con cui firmare la convenzione per attuare l’iniziativa di riforestazione urbana attraverso la piantumazione di essenze autoctone».

Querce, carpini e frassini troveranno spazio nel terreno dove metteranno radici per crescere in altezza fino a creare un polmone di chiome verdi alle porte della città, ma in grado di dare respiro a tutto il territorio.

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