Un poster d’epoca per ricordare i soldati
«Ecco i canturini che salvarono l’Italia»

La Grande Guerra La scoperta di Fabio Borella tra gli oggetti del nonno, che tornò in Brianza

Un poster d’epoca, con tutti i volti dei cittadini di Cantù che hanno servito la Patria, sotto le armi, nella Prima Guerra Mondiale del ’15-’18. Chi, ferito o no, è riuscito a tornare, e a riabbracciare i propri cari. Il posto d’onore spetta agli eroi caduti: il loro simbolo, è la statua del soldato nudo di fronte all’orrore della guerra, per anni posizionata all’esterno del parco di via Roma.

A trovare il manifesto fotografico è stato Fabio Borella, nella casa di via Monte Santo, in centro città, dove ha vissuto anche il nonno, Enrico Attilio Borella, classe 1893.

Il manifesto appartenuto al nonno, trovato in soffitta per caso dopo anni, è un colpo d’occhio sulla Grande Guerra, vista da Cantù. Ricordata oggi, con le celebrazioni del IV Novembre - la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, istituita nel 1919 - in ogni Comune d’Italia, Cantù compreso. Nel poster, realizzato all’epoca nello studio fotografico Luigi Salvagni, a Milano, ci sono 28 caduti. E 210 soldati partiti per il fronte. In tutto, 238 persone che hanno conosciuto l’orrore della Grande Guerra. Sotto il titolo “Ricordo della Grande Guerra. Cantù”.

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