Veleno per topi ai cani
nel Canturino
ritorna l’allarme

Pochi giorni dopo l’episodio di Navedano la segnalazione del sindaco da via Monte Castello a Capiago Intimiano: «Salva la cagnolina Soya, che l’ha ingerito in parte»

Il sospetto è che sia sempre l’avvelenatore di cani che, da qualche anno, gira nelle aree frequentate da cani e lascia veleno per topi. Stavolta, senza nemmeno impastarlo in un boccone, ma allo stato industriale. Simile anche a una caramella, che in qualche modo potrebbe attrarre anche un bambino, come si dice in queste ore.

E invece è stata Soya, una cagnolina nemmeno di tre anni, meticcia, adottata in un rifugio, a rischiare. «Mia figlia, che era con lei a passeggio, si è subito accorta che aveva in bocca qualcosa, e subito l’ha tolto. Ed era veleno per topi».

Il racconto di Debora

Così racconta Debora Alfieri. L’allarme parte da via Montecastello, a Intimiano.

«Verso via Garibaldi - specifica - E ora posso dire che avevo visto anche un paio di quelle cose blu, per terra, anche dopo Natale. A guardarli sembrava polistirolo. Il cane non si era avvicinato. Invece stavolta Soya è uscita con mia figlia. E mia figlia si è accorta che la nostra piccola stava mangiando qualcosa che non doveva. È passato anche il sindaco Emanuele Cappelletti, dopo che ho segnalato quanto successo: anche lui ha trovato un paio di questi cubetti blu».

C’è stata anche solidarietà tra proprietari di cani.

«Mi ha contattato un altro signore, sempre di Capiago, per dirmi che il suo cane ha rischiato con un precedente avvelenamento, quando il veleno era stato sbriciolato dentro a una polpetta, nei boschi. Nel mio caso, per fortuna, l’intervento tempestivo di mia figlia ha fatto sì che il cane non sia stato male. Questo tipo di veleno, appena si scioglie, diventa pastoso. Ce n’era anche dell’altro, schiacciato sull’asfalto. Ho pensato a cosa sarebbe potuto succedere se un bambino l’avesse masticato, magari in un momento in cui la mamma, distratta, stava conversando con un’altra mamma incontrata durante una passeggiata».

Le parole del primo cittadino

Il sindaco Cappelletti ha annunciato una denuncia alla Procura di Como. «Alle 8.45 - dice - ho effettuato documentazione fotografica e rimosso i blocchetti di veleno che si trovano già nel mio ufficio. Depositerò anche in questo caso denuncia alla competente magistratura, in quanto l’abbandono di veleno sul territorio costituisce fatto grave penalmente perseguibile».

A Capiago Intimiano, in questi ultimi anni, ci sono stati dei casi che si sono conclusi persino con la morte dei cani. In qualche caso limite, sono stati probabilmente avvelenati persino nel cortile di casa. Come avvenuto, del resto, anche in giardini di case e ville del Canturino. Come se qualcuno avesse deciso, chissà perché, di prendersela con i poveri animali. Una vigliaccheria a rischio di serie conseguenze penali.

Christian Galimberti

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