Vighizzolo, tragedia infinita
Fu uccisa sua madre
e adesso è morta Sonia

Malore in bagno fatale alla donna (46 anni). L’ex compagno Massimiliano Bellugi ammazzò Celestina Castiglia nel 2019 e lei non lo perdonò mai: «Pochi 15 anni per una vita». Appello per adottare i suoi due cani

Tra le amiche, c’è chi dice che portava dentro di sé una ferita troppo grande nell’anima, qualcosa di troppo profondo anche per lei, che, oltre a essere solare e creativa, aveva anche un lato combattivo e tenace. È morta a 46 anni Sonia Cristofaro, figlia di Celestina Castiglia, 78 anni, uccisa a coltellate nell’ottobre di nemmeno due anni fa dall’ex compagno di Sonia, Massimiliano Bellugi, 42, condannato in primo grado a 15 anni di reclusione. È stato un malore a portarsi via per sempre la donna.

Una serata spensierata

In casa, con lei, c’era il figlio 14enne. Per il ragazzo - avuto da una precedente relazione: ora di lui si occuperà il padre - un altro dramma: dopo la morte della nonna materna, adesso, anche la mamma.

«Non è mai abbastanza per la vita di una persona, la condanna che viene stabilita. Devo per forza accettare quello che la legge ha deciso. Cerco di andare avanti, e basta». Così Sonia aveva detto a luglio, dopo la condanna di Bellugi. Domenica sera, appena un paio d’ore prima di morire, come raccontano i vicini, Sonia - titolare di un laboratorio di ricami e stampe personalizzate, Sweet Smile di via Tito Speri - era in strada, a giocare a palla con i bimbi che abitano di fronte. In via Cartesio, a Vighizzolo.

Dove si trova la palazzina a due piani del delitto. L’omicidio era avvenuto dopo una lite in giardino. Al piano terra abitava Celestina, sua mamma, bidella alla scuola d’arte di Cantù, la stessa che aveva frequentato da ragazza Sonia, che aveva continuato ad abitare nell’appartamento soprastante, al primo piano.

Dopo un paio di calci al pallone con i bimbi, Sonia è salita in casa, è entrata nella doccia. E qui, distesa nella stanza da bagno, secondo quanto riferito, l’ha trovata proprio suo figlio. Immediata la chiamata ai soccorsi, la corsa dell’ambulanza del 118. Niente da fare.

Le parole di Lorenzo

Scosso l’attuale compagno, Lorenzo Terraneo. «L’unica cosa che mi viene in mente è che Sonia era solare, non si faceva spaventare da niente ed era determinata - dice - Altro non riesco a dire, anche perché non ho la lucidità necessaria in questo momento».

I due cani da adottare

In lacrime Cristina Diolosà, un’amica di Sonia. Sta cercando una nuova casa ai suoi due cani - il contatto: 388.4538426 - Dante e Artù.

«Sonia era una donna, una mamma, un’imprenditrice, una guerriera - dice - ha fatto di tutto per portare avanti i suoi principi. Mi viene da pensare anche a quello che aveva passato, la stanchezza, lo stress, la rabbia. Era stata Sonia a lasciar detto, se le fosse capitato qualcosa, di occuparmi dei suoi animali. Lorenzo, il suo compagno, baderà ai gatti. Dante e Artù stanno anche loro soffrendo, certo, mai quanto il figlio, li ho visti nelle scorse ore, uno era arrabbiato, l’altro aveva le lacrime agli occhi».

«Credo che i due cani non si possano separare, vivono insieme da tanti anni - continua - Mi sono arrivate proposte da Parma, dalla Toscana e dalla Sicilia, ma preferirei che la famiglia adottiva fosse della provincia di Como. Magari un giorno il ragazzo vorrà rivederli». I funerali di Sonia sono fissati per dopodomani, sabato, alle 15.30, nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Vighizzolo. La stessa chiesa dove si sono svolti i funerali di mamma Celestina.

Christian Galimberti

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