Volley e basket, Cantù senza palazzetto
È bufera politica, Casnate all’attacco

Per ora zero alternative al Parini chiuso per lavori e le opposizioni insorgono: «Abbandonati 500 ragazzi». Il sindaco Bulgheroni affiderà il Palasampietro ai comaschi e accusa: «Basta con il “tutto è dovuto” e il ricatto delle famiglie»

Il patron del Pool Libertas Cantù Ambrogio Molteni, esasperato, ha chiamato in causa il consiglio comunale, chiedendo a tutte le forze politiche «se ritengono che il comportamento del Comune nei nostri confronti è stato corretto». Il comportamento, come noto, è la gestione della questione palazzetto Parini: da giugno la Libertas e Progetto Giovani Cantù rischiano di trovarsi per un anno senza un posto dove andare coi loro 500 atleti, perché il palazzetto Parini dovrà chiudere a causa di importanti lavori di riqualificazione.

E al momento, anche se la si sta cercando, non è ancora stata trovata una soluzione alternativa perché il Palasampietro di Casnate con Bernate, proposto dalle società, è stato assegnato a Como. Con il sidaco casnatese, Fabio Bulgheroni, che lancia dal proprio profilo Facebook accuse dirette a Libertas e Progetto Giovani Cantù: «Per loro tutto è sempre dovuto, meglio se gratis, con il ricatto che “ah ma noi rappresentiamo tot famiglie”».

E a Cantù le opposizioni, in merito, sono tornate a unire le forze, presentando una interrogazione in cui chiedono «di ricevere una risposta immediata e soprattutto adeguata rispetto all’importanza e al peso sociale della questione», firmata da Filippo Di Gregorio del Partito Democratico, Francesco Pavesi di Lavori in Corso, Alberto Novati di Vola Cantù e Ilaria Cappelletti di Cantù Rugiada. «In questa situazione - dice Di Gregorio - emerge tutta l’approssimazione dell’amministrazione».

«Qui si parla di 500 ragazzi per strada - aggiunge - , non si può essere indulgenti. È una scelta politica il fatto di farsi governare dai funzionari e poi nascondersi dietro il parere tecnico».

Critico Gianpaolo Tagliabue del M5S: «Il Comune aveva a disposizione i soldi necessari per eseguire i lavori che sono stati messi a disposizione dall’amministrazione precedente: se siamo arrivati a questa situazione significa che non c’è stata alcuna programmazione. Non si doveva arrivare al punto di mettere in difficoltà le società sportive e l’amministrazione comunale aveva il dovere di trovare una sede alternativa ma non l’ha fatto».

Il capogruppo della Lega Maurizio Cattaneo, invece, difende l’operato del vicesindaco reggente Alice Galbiati: «Siamo da tempo attenti sul tema e la dimostrazione politica è data dal fatto che verrà speso 1 milione 600mila euro per il Parini». E aggiunge: «Stiamo premendo perché l’amministrazione trovi una soluzione in tempi brevi e sono molto ottimista, perché Alice si sta muovendo con i Comuni della zona. Se fosse una decisione politica sarebbe facile, la nostra volontà è chiara, ma bisogna tener conto di aspetti tecnici che non vanno sottovalutati».

Anche Andrea Lapenna di Forza Italia invita a dar tempo alla maggioranza: «Non sono molto informato sulla vicenda, che è stata discussa in giunta, ma è inconcepibile mandare allo sbaraglio due società, e l’amministrazione certo non lascerà nessuno in mezzo alla strada. La soluzione si deve trovare, la si sta cercando e speriamo che venga trovata il prima possibile».

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