Al Meeting il protagonista è l’uomo

Ma le domande sull'amminisrazione locale sono più che legittime

Leggo su La Provincia di domenica 7 una lettera del sen. Forni che, nel suo stile curialesco e un po’ piccato, ha trovato il modo di denigrare tra le righe un evento come il Meeting per l’amicizia tra i popoli di Rimini prendendone il titolo come spunto per un’angolata e personale lettura della politica locale che col Meeting c’entra come i cavoli a merenda, e ancora inventandosi un ridimensionamento papale del significato e del portato del titolo.
Mi dispiace che il Senatore - protagonista e non un signor nessuno della politica locale e italiana da decenni - emetta tale sentenza come nemmeno la trinariciuta "l’Unità" di guareschiana memoria, dimostrando così di non aver mai frequentato il Meeting di Rimini. Sicuramente non quello di quest’anno dove sono state registrate le presenze del card. Bagnasco, mons. Fisichella, mons. Pezzi; degli on. Alfano e Bersani, ecc. Soprattutto il sofisma di Forni appare di una miopia e provincialismo sconcertanti se si presta attenzione al senso, più volte emerso anche sulla stampa nazionale, del titolo del Meeting: il protagonista è l’uomo che prende sul serio e fino in fondo le domande fondamentali della vita a cui solo Cristo può dare risposta compiuta, cioè pienamente umana. E allora ecco la serie di incontri dal titolo "Si può vivere così" con Vicky che, malata di AIDS e abbandonata dal marito, incontra il volto umano di Rose con cui inizia un cammino che la porterà a vivere da donna libera, pur se gravemente malata, nel suo paese d’origine con tutti i pregiudizi e le vessazioni che una donna in quelle condizioni è costretta a subire; ecco i carcerati di Padova che, a partire da un incontro concreto con un’amicizia cristiana, iniziano a lavorare e a vivere il carcere e la pena cui sono stati condannati come una possibilità di riscatto; ecco la mostra su Solgenitsin e Guareschi in cui si vede come si possa essere uomini liberi anche col tallone del totalitarismo sulla testa; ecco le migliaia di ragazzi volontari che - rinunciando alle vacanze - lavorano per settimane gratuitamente e con un perchè visibile sul loro volto sereno e gioioso. E ho detto solo il 5% di ciò che avviene al Meeting.
Per quanto concerne le questioni di politica locale è assolutamente legittimo e doveroso che, a partire dalla prospettiva ideologica dell’area politica che rappresenta, l’on. Forni, da uomo libero qual è, contesti l’amministrazione comunale. E comunque anche a me interesserebbe sapere in modo più chiaro come si sta muovendo chi ci governa (così come chi sta all’opposizione) alla luce della dottrina sociale della chiesa sia sui temi di ampio respiro che su quelli di politica e amministrazione locale.

Nicola Cappi
San Fermo

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