Como è più bella di Lucerna (senza cemento)

Due realtà simili a confronto

Cara Provincia,
io sono un comasco: mi sembra una bella qualifica, ricordando quanto potrebbe essere bella la nostra città. Vogliamo risollevarla davvero? Mandiamo i nostri amministratori e cervelli pensanti per uno stage a Lucerna, l’antitesi ma anche la città più simile a noi al di là delle alpi. Noi siamo di qua, loro sono di là, c’era una grossa similitudine, ora noi siamo rimasti indietro. Nonostante il gusto retrò o il conservatorismo elvetico, Lucerna sembra una città di lago tra le montagne in evoluzione, noi sembriamo in decadenza.
Trovatemi un buco nell’asfalto a Lucerna.... da noi all’altezza dell’Ozanam c’è un "bucazzo" che forse ha facilitato l’incidente del ragazzino finito nel sottopasso. O magari no... . Però la Napoleona dovrebbe essere la strada più importante della città. Tutto è confutabile ma a Lucerna sono più avanti di noi.
 Non sarà che si specula di meno ? E si danno da fare di più? A Lucerna ci sarà una Ticosa ? Mmh!?  Si inventeranno anche loro delle gran castronerie, quando si alza il lago? Avranno anche loro il traffico bolso che abbiamo noi? Lo sapete che hanno le filovie? Noi, invece, le avevamo. E il treno dell’expo, come avete scritto: vedrete che saremo capaci di perdere anche quello. Una buonanotte
 
Ettore Meroni
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Grazie signor Ettore, ma altro che buonanotte. Qui dobbiamo rimanere tutti svegli e con gli occhi aperti perchè nei prossimi anni si decidono il futuro e il destino di questa città. Se Como vorrà essere all’altezza dell’Expo universale (e se i politici che la amministrano vorranno essere all’altezza di una città così stupenda e fragile) sarà necessario che tutti cambino marcia. E che l’esempio di Lucerna diventi un punto di partenza.
Città di lago, città di passaggio, città di turismo. Stupenda, Lucerna. Ma con un peccato originale: ci sembra una città noiosa. Troppo svizzera, troppo silente, troppo prevedibile. Como è su un altro pianeta; se solo fossimo capaci di tenerla pulita, di rattoppare le buche, di non farla allagare al secondo giorno di pioggerellina primaverile, di non considerarla un dormitorio di lusso, saremmo già a metà dell’opera.
Abbiamo la sensazione che qualcosa stia cambiando anche dentro l’amministrazione. E che qualche assessore con le idee anche più traballanti dei congiuntivi che usa per esprimerle sia considerato elemento di folclore. Alla parte migliore di chi ci amministra, ci sentiamo di dare un consiglio gratuito: fermate il cemento, la politica del condominio è perdente. E poi, per chi state facendo costruire tutti quegli alveari, dalla Ticosa al Sant’Anna?
   
Giorgio Gandola
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